Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
Peppino (Alberto Sordi) e Antonia (Silvana Mangano), sono due romanacci D.O.C., che vivono alla giornata con i loro cinque figli in mezzo ad una borgata degradata ed in una casa che a chiamarla tale è un complimento, visto che è una mezza baracca fatiscente. La loro illusione di riscatto risiede in una partita a scopone scientifico con una vecchia miliardaria americana (Bette Davis), che ogni anno per qualche tempo soggiorna a Roma per affari ed ha la passione per il gioco delle carte; lo scopone scientifico, con cui si diletta e mette in palio una cifra di un milione di dollari a partita che puntualmente ritorna alla fine nelle mani della signora da oramai otto anni. Abbiamo un'eterna lotta tra un sottoproletariato ingenuo e manipolabile ed i capitalisti bastardi rappresentati dalla vecchia miliardaria, la quale sembra offrire ogni anno da ben 8 anni una possibilità di riscatto per questi due borgatari, ma ogni volta finisce con il vincere lei mandando in fumo le speranze di tutta la borgata, che puntualmente fantastica sulle potenziali vincite di Antonia e Peppino, sperando di poter attingere anche loro qualcosa (anche perchè i due protagonisti hanno molti debiti).
Il gioco d'azzardo è un circolo vizioso, il capitalista sembra offrire alla classe subalterna una possibilità di vittoria in modo "democratico", ma in realtà avendo già anticipato tutte le mosse altrui, con una mano sembra dare qualcosa e con l'altra alla fine ti toglie tutto. I frequenti zoom della macchina da presa sulle carte d'altronde sottolineano il carattere dominante di esse sulla psiche dei borgatari, che si illudono di poter cambiare in questo modo la loro situazione.
E' un gioco perverso e assurdo a cui però Antonia e Peppino, nonchè tutti i componenti della borgata, consapevolmente ne sono vittima da oramai otto anni, come lo stesso professore riconosce. Eliminare la vecchia e fregarle i soldi, sarebbe la via più veloce e anche quella naturale dato l'antagonismo tra queste classi sociali, però stranamente le classi sociali inferiori chissà perchè non adottano mai questa strada e preferiscono sfidare la classe dominante in un gioco d'azzardo dove alla fine sembra che non abbia nulla da perdere, ed invece a termine della partita a carte si accorgono di aver smarrito una cosa fondamentale; la speranza.
Bette Davis è un chiaro personaggio metafisico; rappresenta l'invicibilità del potere capitalista che in ogni angolo del globo riafferma la sua superiorità tramite una "democratica" partita a carte, dove puntualmente la classe inferiore perde; il tutto avviene dietro il dispiacere compassionevole della vecchia miliardaria, ma il suo sentimento è di pura ipocrisia e capace di mutare rapidamente appena qualche partita le va storta e rischia di perdere una somma di denaro anche minima dato il suo enorme patrimonio.
La vita d'altronde è una fregatura; la vecchia ha infinite possibilità dato il suo patrimonio, mentre gli ingenui Antonia e Peppino invece al gioca al raddoppio ne hanno una sola e basta un solo sbaglio da parte loro per perdere quanto faticosamente guadagnato al tavolo da gioco. La seconda possibilità tipicamente americana quindi è solo un'eterna illusione che gioca a vantaggio dell'anziana miliardaria, visto che alla fine sfrutta tale concezione, per riaffermare la sua invincibilità e il dominio imperialista americano sul mondo.
Chi sembra aver capito il gioco della vita è la piccola Cleopatra, una delle figlie della coppia protagonista, la quale ritorna alla missione originaria propria del proletariato; l'antagonismo duro e puro tra classi sociali in un finale cinico, ma che sa di forte lieto fine perchè si è finalmente liberi dall'alienazione cagionata da questa partita infinita a carte.
Ottimo esempio di commedia che sfrutta il genere per porre in essere un'allegoria sul mondo e come esso vada avanti, Lo Scopone Scientifico di Luigi Comencini (1972), si avvale di due divi del nostro star system e di altri due divi di un'altra epoca; Joseph Cotten e della stronza number one Bette Davis, che recita anche con un solo sguardo, mettendosi in gioco in un film di lingua italiana dove ebbe non pochi contrasti con Alberto Sordi (lo odiava a morte per il suo modo di fare; nel film questa acredine aiuta dato il suo personaggio). Una favola sul conflitto da classi e il necessario recupero della rabbia da parte delle classi sociali più basse per distruggere definitivamente questo bieco e sporco sistema capitalista made in USA.
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