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Il buono, il brutto e il cattivo

Regia di Sergio Leone vedi scheda film

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La recensione su Il buono, il brutto e il cattivo

di Antisistema
10 stelle

Accanto ai poemi epici dell'Illiade, Odissea ed Eneide, andrebbe collocato il film Il Buono, Brutto e il Cattivo di Sergio Leone (1966). L'ultima pellicola della trilogia del dollaro, è la più ambiziosa e costosa del regista romano, il quale dopo i grandissimi successi di pubblico dei precedenti Per un Pugno di Dollari (1964) e Per Qualche Dollaro in Più (1965), decide di concludere in grande riuscendo ad ottenere un budget molto più alto rispetto ai due precedenti film per via delle numerose location, le grandi scene di massa e anche il cachet oramai aumentato di Clint Eastwood oramai star lanciata e Lee Van Cleef a cui si aggiunge Eli Wallach.

Il titolo è già una genialata che non solo ci dà la traiettoria delle coordinate su cui si muoverà il film attraverso le storie di questi tre personaggi che si intrecciano e dividono a seconda delle circostanze, ma anche un riassunto immediato delle qualità del loro personaggio.

Il Buono (Clint Eastwood), sicuramente è il personaggio più bello e giovane dei tre, molto abile con la pistola e scaltro a livello di intelligenza, cinico ma capace di mostrare una certa umanità inaspettata a prescindere dalle casacche dei soldati, sancendo così il suo ruolo di anti-eroe post-ideologico.

Il Brutto (Eli Wallach), puzza da morire, rozzo e volgare, non molto furbo ma capace di apprendere dai suoi errori e la seconda volta è capace di sorprendere anche gli avversari migliori. Ottimo pistolero e dal carattere fanfarone quanto caciarone, più un carattere italiano che americano.

Il Cattivo (Lee Van Cleef), spietato (soprannominato Sentenza), avido, pronto a uccidere chiunque se pagato; è sicuramente tra i tre il personaggio più subdolo e viscido.

 

 

Rispetto ai due precedenti film, la durata della pellicola schizza a ben tre ore di durata, questa volta il tema del tempo diventa importante, infatti la regia diventa sempre più rarefatta e diradata nelle sue inquadrature, i grandangoli infiniti ampliano gli spazi sconfinati del deserto, mettendo in scena le rovine fisiche e materiali di una nazione alla rovina totale, per via di una guerra civile fratricida tra unionisti e confederati.

In questo scenario si muovono tra le linee del nord e del sud i nostri tre personaggi; i tempi si allungano, Leone procede con calma per costruire dalle vicende personali di questi tre uomini una costruzione sempre più epica nel procedere della narrazione che parte appieno dopo la prima ora, quando il Biondo ed il Tuco si imbattono in una carrozza dove i suoi occupanti sono tutti morti tranne Bill Carson, il quale rivela al Tuco il nome di un cimitero in cui sono nascosti 200.000 dollari, mentre il Biondo riesce a carpire dall'uomo prima che muoia il nome della tomba. Così il Tuco e il Biondo devono instaurare un'alleanza visto che ognuno di loro ha solo metà delle informazioni necessarie per mettere la mani su questa montagna di dollari. Sulle tracce del tesoro c'è anche lo spietato Sentenza, il quale si è arruolato con il grado di sergente nelle file dell'eserciro dell'unione allo scopo di carpire le informazioni per agguantare i 200.000 dollari.

 

Clint Eastwood

Il buono, il brutto e il cattivo (1967): Clint Eastwood

 

La regia di Sergio Leone dagli spazi chiusi dei film precedenti, si amplia per sviluppare una narrazione con numerose divagazioni al suo interno, tutte di forte intensità. Tuco è il personaggio a cui il pubblico si affeziona maggiormente per via della sua indole arraffona che si arrangia alla meglio, ma molto concreto alla fine; tra l'altro rispetto al Biondo e Sentenza che sono idee, la figura di Eli Wallach è l'unico ad avere un approfondimento tramite il legame con il fratello frate, che gli rimprovera la scelta di vita fatta, cosa che va letta anche in chiave metacinematografica come una risposta del regista a chi accusava i suoi film di essere violenti, quando il regista mostrava il western come effettivamente fosse e con personaggi che devono fare determinate scelte per sopravvivere, o ci si fa frate oppure banditi, altre vie non esistono.

Il regista sfrutta appieno il potenziale della colonna sonora di Ennio Morricone, riuscendo ad unire in modo inedito un'arte elevata come la musica suonata dai prigionieri suddisti con il montaggio alternato del pestaggio brutale subito dal Tuco durante l'interrogatorio di sentenza. Violenza e sangue fanno da contrappunto alle melodie malinconiche della banda, i cui compositori hanno uno sguardo di empatica resistenza passiva a favore del prigioniero massacrato di botte, ad un certo punto qualcuno di loro non resiste a tanta sofferenza, ma l'ordine di proseguire non lascia libertà di scelta a auesti uomini, costretti a proseguire la musica controvoglia.

 

Lee Van Cleef, Clint Eastwood, Eli Wallach

Il buono, il brutto e il cattivo (1967): Lee Van Cleef, Clint Eastwood, Eli Wallach

 

Nel corso del viaggio verso la meta, il Biondo ed il Tuco s'imbattono nel conflitto tra nordisti e suddisti, entrando loro malgrado in tale scontro.

C'era una volta un ponte di legno che univa due sponde di un fiume, quel piccolo ponte non era chissà di grande importanza, però congiungeva persone situate su lati opposti; un giorno venne una guerra civile e persone che prima erano fratelli ora si combattono accanitamente per il possesso del ponte massacrandosi come carne da macello. Il capitano nordista alcolizzato interpretato da Aldo Giuffre' totalmente disilluso da una guerra senza senso, afferma che vincerà colui che farà ubriacare più soldati per mandarli al massacro, ma si deve continuare a combattere per il ponte e guai a distruggerlo, perché vorrebbe dire mettere fine alla distruzione e all'idea di guerra in quanto tale. Il Biondo commenta laconicamente che non ha mai visto tanta gente morire tanto male ed il nostro capitano partecipa all'assalto cercando la pallottola giusta per crepare, perché stufo di tale follia.

 

Eli Wallach, Clint Eastwood

Il buono, il brutto e il cattivo (1967): Eli Wallach, Clint Eastwood

 

Tra mille peripezie si arriva al cimitero con la bellissima sequenza di tre minuti in cui il Tuco corre alla ricerca dell tomba con sottofondo la colonna sonora l'Estasi dell'Oro. Il finale non può che concludersi con uno stallo a tre risolutivo tra Sentenza, Biondo e Tuco con cui Leone si esprime ai massimi livelli tecnici tra primissimi piani, primi piani, focus sulle pistole, montaggio che parte in modo diradato sino a farsi sempre più serrato ed incessante, esprimendo compiutamente l'idea del duello Leoniano come esplosione di un attimo di violenza precedta da una fase di lunga attesa snervante e tesa, giungendo ad una conclusione ironica grazie ad una battuta finale leggendaria.

Con il Buono, il Brutto e il Cattivo Sergio Leone pensiona definitivamente il western Fordiano, che si sogna di raggiungere i picchi sia estestici, tecnici che di forte ambiguità dei suoi personaggi e con un grandioso successo di pubblico; purtroppo la critica al meglio lo considerò un ottimo film tecnico criticandone però la durata e la violenza. Gran parte delle critiche si focalizzarono su Clint Eastwood(mi pare che Alberto Moravia lo definì un essere geneticamente incapace di recitare) con il suo sigaro, non riuscendo a capire le forti novità nella recitazione minimalista dalla forte ambiguità, né l'enorne carisma dell'attore statunitense ben lungi dall'essere monoespressivo come molti ignoranti lo hanno etichettato, nel tenpo dimostrerà di essere uno dei più grandi interpreti di sempre.

Comico e adorabilmente sopra le righe Eli Wallach, capace di conferire una certa ironia ad un genere codificato come il western, mentre Lee Van Cleef è una maschera spietata ed infida come non mai. A distanza di oltre 50 anni é uno dei film più citati ed influenti della storia del cinema e quindi, un capolavoro assoluto.

 

Lee Van Cleef

Il buono, il brutto e il cattivo (1967): Lee Van Cleef

 

Film aggiunto alla playlist dei capolavori : //www.filmtv.it/playlist/703149/capolavori-di-una-vita-al-cinema-tracce-per-una-cineteca-for/#rfr:user-96297

 

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