Regia di Sergio Leone vedi scheda film
Epica western: la chiusura della trilogia del dollaro (dopo Per un pugno di dollari e Per qualche dollaro in più) non poteva essere più elaborata, sofisticata, macchinosa. Abbiamo tre protagonisti e nessuno davvero simpatico: abbiamo il western perfetto. Un duello annunciato fin dalla prima scena, che si manifesterà chiaramente soltanto alla fine di tutta la storia, e che non mette di fronte i soliti due pistoleri, ma per l'occasione ne sfodera tre. I protagonisti sono azzeccatissimi e ben rodati (a parte il neo-entrato Wallach, che è comunque ineccepibile) ; battute memorabili e piccoli aforismi non mancano: "Dormirò tranquillo perchè so che il mio peggior nemico veglia su di me", "Quando si spara, si spara: non si parla!"; "Ogni pistola ha la sua voce e questa io la conosco". Aggiungiamo inoltre la colonna sonora indimenticabile di Morricone: che si poteva chiedere di più? Il problema è che, forse, si poteva chiedere qualcosina di meno: tre ore di pellicola - in cui pure è raro il calo di tensione - sono un po' eccessive e molti episodi, per quanto intriganti o ben raccontati, risultano ad ogni modo superflui nel complesso della trama. Ad ogni modo, un piccolo grande gioiello del cinema italiano.
Tre pistoleri si aggirano per il west alla ricerca di un tesoro, sepolto in una cassa da morto al posto del legittimo proprietario. Le indicazioni per raggiungere il malloppo sono equamente divise fra i tre: così il Biondo, Tuco e Sentenza (il buono, il brutto e il cattivo) saranno costretti a collaborare - pur con la massima diffidenza - fino a quando il tesoro sarà disseppellito. E a quel punto, si deciderà a chi spetta arraffare il bottino...
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