Regia di Jonathan Demme vedi scheda film
Il segno degli Hannan è un film del 1979 diretto da Jonathan Demme con Roy Scheider e Janet Margolin. È basato sul racconto The 13th Man di Murray Teigh Bloom.
Un ebreo newyorkese subisce una lunga serie d'attentati e, in uno di essi, perde la moglie. Alla fine un ex agente israeliano gli rivelerà cosa c'è dietro quella persecuzione e lui riuscirà a salvarsi per miracolo . Film da rivalutare vista la carriera del regista contaminato dal grande cinema di Alfred Hitckock e del suo allievo Brian De Palma gira un film con alcune scene veramente spettacolari ed ingegnose, meravigliosa la scena finale ambientata sulla vista delle cascate del Niagara, film di mistero richiede la visione attenta perché è molto strutturato questo film , non complesso o criptico come certi film di Nolan, ma richiede attenzione, consigliato ai cultori di un cinema raffinato, ma godibile . Un grande come Roy Scheider già visto in tanti film di successo come Il maratoneta lo squalo tanto per citarne due , e’una bella maschera e recita alla perfezione la parte dell’uomo in fuga al suo fianco come coprotagonista la deliziosa Janet Margolin, magnifica nel suo esordio in David And Lisa di Frank Perry, al servizio anche di Woody Allen in prendi i soldi e scappa che interpreta magnificamente il suo ruolo, c’è una bella chimica con Scheider,traspare che si sono trovati bene insieme nel recitare in questo film. Demme da press agent iniziamente per United Artists allievo di Roger Corman e regista di film importanti come Il Silenzio degli innocenti, una splendida commedia come Qualcosa di travolgente con Melanie Griffith e cito anche Married to The bomb con Michelle Pfeiffer. Era un grande regista che sapeva trarre il meglio dalle attrici a sua disposizione , basta ad esempio ricordare Jodie Foster a che livello arrivo’ con Il Silenzio degli innocenti od anche per finire la stupenda Anne Hataway in Rachel sta per sposarsi. Il cinema d’autore esiste grazie a registi come Demme , che ci ha lasciato un patrimonio di opere che lo faranno vivere per sempre, attraverso la visione dei suoi film immortali, la vita terrena finisce , ma rimane per sempre la sua filmografia piacevole, leggera e catartica . |
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