Regia di Jonathan Demme vedi scheda film
L'avevo visto diversi anni fa e poi, non so perché, non mi è più capitato di vederlo. Devo però dire che me lo ricordavo un po' migliore di com'è: non che sia brutto – tutt'altro – ma ha un ritmo troppo flemmatico, noioso. Anche il presunto finale mozzafiato mi è parso sì bello, ma per niente mozzafiato o travolgente... Ed è un peccato, considerando la così buona impostazione dell'intreccio giallo. A livello interpretativo, nulla da dire: Scheider è un attore di prim'ordine, ed anche i suoi colleghi dimostrano di non essere da meno. In definitiva, un film discreto che, con le dovute accortezze, avrebbe potuto essere molto migliore...
Niente da dire: è perfetta in ogni minimo dettaglio. Se tutti i film fossero impostati così bene...
Non ho sentito musiche che mi abbiano fatto impazzire. Niente di inascoltabile, ma anche nulla da ricordare...
Se la tensione fosse maggiore ed il ritmo un po' più acceso, questo sarebbe non un buono, ma un ottimo film. Invece, per essere così com'è, a mio parere non è da più di "sufficiente"...
Un attore affidabile, dalla lunghissima esperienza. Ma non ricopre un ruolo poi così fondamentale per l'economia del film. E' un valido caratterista, ma qui passa abbastanza inosservato...
Attore alquanto sconosciuto – anche perché scomparso parecchi anni fa – ma personaggio abbastanza importante per le indagini di Henry, in quanto agente dei servizi segreti israeliani che badano all'incolumità degli ebrei di tutto il mondo. Quello che deve fare lo fa normalmente, senza infamia e senza lode. Di sicuro non sfigura, e questo è ciò che conta...
Attrice molto graziosa, anche se di scarso successo professionale. In ogni caso, dimostra di essere in grado di gestire bene ruoli principali, come ad esempio in questo film. La sua interpretazione è corretta, lineare, non esce dalle righe; e lei sa essere piuttosto credibile. Insomma, non ci si può proprio lamentare del suo modo di entrare nei panni del personaggio. Mi spiace molto che sia deceduta nel lontano 1993 a soli 50 anni, per un tumore alle ovaie...
Grandioso, perfetto come sempre. Scheider è uno dei grandi misteri del cinema: risulta difficile riuscire a capire per quale ragione non abbia mai raggiunto il successo e la fama che in realtà ha ampiamente dimostrato di meritarsi. Forse – e la cosa riguarda anche il sottoscritto – il problema è che la sua figura è stata per sempre legata al personaggio di Martin Brody, il leggendario capo della Polizia de "Lo squalo" di Spielberg (1975). Evidentemente è il prezzo da pagare quando si è protagonisti di film che diventano troppo famosi. Eppure il bravo Roy ne ha fornite, di buone interpretazioni; eccome... Anche in questa pellicola non fa eccezione: si ha la sensazione che il ruolo di Henry Hannan sia creato apposta per lui. E quando si percepisce ciò, vuol dire che si sta parlando di un attore di prima categoria...
Jonathan Demme è stato l'autore di diversi film di successo (non ultimi "Philadelphia" e "Il silenzio degli innocenti"), ma la sua direzione in questa pellicola mi lascia dei dubbi. In generale, viene fatto di sicuro un buon lavoro; ma in particolare ci si accorge che il regista non fa molto per lasciare una propria impronta. Ne deriva che le scene vengono girate in modo freddo, quasi distaccato, e che anche quei momenti in cui si dovrebbe percepire una certa dose di terrore sono in realtà fiacchi, per nulla tesi come ci si aspetterebbe... Mi dispiace sul serio, perché avrebbe potuto essere davvero un gran film...
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