Regia di Otto Preminger vedi scheda film
"Angel Face-Seduzione mortale" diretto nel 1952
da Otto Preminger,devo dire che è splendido.
La storia si svolge a Beverly Hills,e racconta
che l'ambulanza guidata da Frank Jessup accorre nella
villa dei Tremayne perché è successo che la ricca padrona
di casa Catherine è rimasta avvelenata da una fuga di gas.
Soccorsa in tempo, la donna è ormai fuori pericolo
e la polizia tende a pensare che
si sia trattato solo di un incidente,
però al momento di uscire dalla casa,Jessup rimane colpito
dal vedere Diane,la figlia di Charles Tremayne mentre
la ragazza sta suonando al piano un'aria malinconica.
E' l'inizio di una travolgente passione soprattutto
per lei.
Il Film prodotto e distribuito dalla RKO Radio Pictures,
ed è il 17° Lungometraggio del maestro Otto Preminger,
che con questa miscela tra Noir e Melodramma colpisce
il bersaglio,per come costruisce la storia e spiazzarti
con il meccanismo a incastro e dove il regista punta
tutto sulla coppia Robert Mitchum-Jean Simmons,
che fa sfracelli,perché il primo essendo uno dei duri
di Hollywood di allora,lo fa tale e capisce quasi
subito che vuol fare questo viso d'angelo,
e non riesce stare su due piedi in una scarpa,
essendo già fidanzato,e gli è lo dice
appena capisce il meccanismo.
Insomma il tutto e coinvolgente e capisci che
Diane si è infatuata di Frank,e fa tutto pur
di arrivare al suo amore e prima sembra perfida,
poi ti spiazza perché gioca sulla sua coscienza,
dopo il processo che sono usciti entrambi assolti.
Quello che colpisce sono proprio i personaggi
e quello che ha in testa Diane e del suo progetto,
ma non ti aspetti il finale che non è per niente
consolatorio e anche amaro,insomma lontano
dall'"Happy End",ed è un punto a favore perché
questi così mi piacciono e ti spiazziano.
Questo succede perché prima Diane fa assumere
Frank,che poi dopo si licenzia perché non gli
piacciono i piani alti e per una promessa
di restare,si trova coinvolto in in processo
per omicidio e simulazione di incidente.
Il tutto condito dalla splendida Fotografia
in bianco e nero di Harry Stradling Sr.,
che fa diventare Beverly Hills una città
malinconica e cupa.
Le scene che mi sono rimaste impresse sono
quando c'è l'incidente dei genitori andando
indietro violentemente con l'automobile,
e quando Diane va dall'Avvocato a fare
una deposizione.
Il Maestro poi è bravo a essere addosso
ai personaggi e i fatti che succedono,
con primi piani tesi e calcola ogni
inquadratura al millimetro,come al
suo solito essendo un perfezionista.
Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove figurano anche:
Mona Freeman-Herbert Marshall-Leon Ames-
Barbara O'Neil-Kenneth Tobey-Raymond
Greenleaf e Gertrude Astor.
Invece nel reparto tecnico segnalerei
le tese musiche di Gene Rose, Leith Stevens
e Roy Webb e sopratutto il Tema musicale
di Dimitri Tiomkin e le scenografie di
Carroll Clark e Albert S. D'Agostino.
Una curiosità il Maestro affermò
ironizzando sul Film che era
"un incidente casualmente interessante",
intanto vinse l'Oscar come Miglior Film.
In conclusione un buon Film,
scritto molto bene,dove il Maestro
va oltre il Noir miscelato con il
Melodramma,in maniera sublime,
spiazzandoti per l'intrigo che si
sviluppa andando a crescere
mettendo in campo anche la coscienza
individuale,fino allo scioccante finale,
che ti fa rimanere a bocca aperta,
insomma molto d'impatto e potente.
Il mio voto: 8.
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