Regia di Otto Preminger vedi scheda film
in una notte los angelina, un'ambulanza sfreccia verso una di quelle belle casone sulle colline immerse nel verde di arbusti secchi, curve pericolosissime e pacchetti di sigarette accartocciati. ne scende robert mitchum fasciato in un camice da infermiere. del gas che fuoriusciva da una stufa. robert non è servito, l'ossigeno che trasporta nella valigia nemmeno. però è servito perchè mentre scendeva le scale del suo viale del tramonto vede la jean simmons. avvolta in un guardaroba molto bello, con la frangetta corta alla betty page, questo faccino d'angioletto, farà di tutto perchè robert mitchum non se ne vada più dalla sua non vita. non è propriamente una vamp la simmons ma del vampiro sterminatore ce l'ha tutta. arrivati negli stati uniti da un indefinito paese che si presuppone l'europa. famiglia benestante ma arricchita solo dopo il matrimonio del padre con la seconda moglie. sola, senza amici angel face sa emanare solo morte. certo non ha gli artigli di kinski, ma i suoi abbracci, i suoi baci, sono simulazioni di affetto before dying. solo per avere qualcosa in cambio. qualcosa che non le serve a niente, poichè angel face quando è sola sprofonda in espressioni di vuoto talmente sconfortante che nulla le può essere d'aiuto. da par sua il buon robert attraversa questo ultimo tratto di freeway non finita con molta filosofia. attratto dal wildside della vita, attratto dalle tante, troppe dianas che circolano(come le dice quella che dovrebbe essere la sua fidanzata)saggio ma senza volere rinunciare al veleno che emana la simmons, alla fine accetta la morte della babilonia hollywoodiana. massacrato e accartocciato in un sogno di lamiera. nonostante non ami lynch, l'ho trovato molto lynchiano.
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