Regia di Rainer Werner Fassbinder vedi scheda film
E' il ritratto di una psicologia debole, non necessariamente femminile, ma prettamente umana; la problematica sfocia nell'autolesionismo e nell'incapacità di reagire, che sono caratteristiche tipiche delle (non solo contemporanee?) nevrosi. Fassbinder prende spunto da un'emblematica figura femminile anche questa volta - ed è cronologicamente la prima, verranno in seguito Effi Briest, Veronika Voss e le altre - per mettere in scena il disagio esistenziale. E' però un film lunghetto (quasi due ore) per una storia non particolarmente complessa; si tratta comunque di un prodotto realizzato per la televisione, ma non per questo inferiore agli standard della produzione del regista.
Martha rimane orfana del padre e trova in Helmut un compagno premuroso e affettuoso. L'uomo però ben presto comincia a mostrarsi dispotico e violento; Martha accetta ogni sopruso, ma comincia a confidare le sue preoccupazioni ad un amico. Un giorno però rimane paralizzata dopo un incidente (nel quale l'amico e confidente muore): si rassegna così ad essere affidata alle cure di Helmut.
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