Regia di Denys Arcand vedi scheda film
Per una volta il titolo italiano è ben azzeccato: Arcand torna infatti al prediletto tema dell’ambiguità sessuale (personaggi omosessuali sono presenti in tutti gli episodi della trilogia ‘barbarica’) e ci presenta le storie parallele di due persone che dividono lo stesso appartamento (e, in passato, non solo quello). Lui, gay dichiarato, ex attore di soap e attualmente cameriere, fa da disincantato cicerone a un più giovane collega che sente di condividere i suoi stessi gusti; lei è incerta fra un barista che le nasconde di essere sposato e una lesbica conosciuta in palestra. Sullo sfondo, un maniaco che terrorizza la città strappando orecchini alle donne (e che c’entra poco con il resto del film). Finale truculento, con il maniaco che si butta giù dal terrazzo di un grattacielo non senza prima aver affermato la propria stravolta normalità (“tu sei malato!” “IO? io sono malato?”).
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