Regia di Steno vedi scheda film
Stanca riproposizione degli stereotipi sessuali sul maschio italiano: focoso ma inconcludente, indipendente ma geloso, moderno ma primitivo e via dicendo. Nonostante le premesse fossero buone (il regista è pur sempre Steno, il protagonista è il bravo Buzzanca, la sceneggiatura è un parto di Scarnicci, Vianello e Steno), la qualità scarseggia e si rimane inchiodati a qualche scenetta facile e superficiale che non solo non dice nulla di nuovo, ma pure perpetua le solite, vecchie barzellette maschiliste - nonostante il maschio ne esca sempre in apparenza scornato. Buzzanca è ormai tristemente relegato in parti di questo tipo: non se ne staccherà più per vari anni, rovinando una carriera fino a quel momento dignitosa (aveva infatti recitato diretto da Germi, Risi, Zampa, Pietrangeli, Lattuada e molti altri); la Tiffin è bella e se la cava; c'è Gigi Ballista in un ruolo secondario. Mestiere e poco altro. 3/10.
Rosario va in viaggio di lavoro in Danimarca; qui si aspetta grandi conquiste, ma combina poco inizialmente. Poi sposa una bella ragazza, ma scopre che la neomoglie ha una carriera da pornodiva.
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