Regia di Elio Petri vedi scheda film
Un testamento,disperato e surreale ,ultimo lavoro di Elio Petri,assecondato da un convinto Giancarlo Giannini.Da recuperare.
Un funzionario televisivo (Giannini) reso insensibile dalla continua visione di disgrazie e brutture,un amico (Bonacelli) gli recapita una missiva con una richiesta di aiuto,dove qualcuno lo vorrebbe uccidere,lui ovviamente non gli crede.Ossessionato dal proprio pene,non riesce ad avere rapporti con le donne,a partire dalla moglie Angela (Molina) annegando nelle parole,mentre Roma e' invasa dalla spazzatura.E' l'ultimo film del grande Elio Petri ,che costruisce un apologo politico compreso da pochi e' caduto nel tempo in un assoluto oblio,niente di piu' sbagliato,perche' merita un giusto recupero,anche per capire un regista che giunto alla fine del percorso artistico fa i conti con la "morte",che sopraggiungera' tre anni dopo.La messinscena e' assai efficace e il film stenta a mantenere una sua logica,compreso il suo finale "criptico" che lo portano a essere una parabola surreale,retta da un Giannini che asseconda il volere del regista in modo convinto e perfetto,una prova veramente maiuscola e generosa,comprese le attrici che lo circondano (anche una brava Ombretta Colli).Un'opera dall'humor nero che non conoscevo per niente,fino alla scoperta attraverso l'uscita dell'inedito dvd ( Mustang Video),qualita' video perfetta e interviste annesse al film veramente interessanti che ci aiutano a capire come il regista sia arrivato a concepire una pellicola cosi' complessa.Visione gradevole....e consigliata.
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