Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film
Di buono c'è la cura per la messa in scena, che va ben oltre l'impianto teatrale, e la conseguente riuscita formale dell'opera; apprezzabile anche lo scarso interesse verso i risvolti erotici in un testo di tali potenzialità pruriginose. Il cast rende curiosi e non soddisfa appieno: c'è il figlio di Sean Connery come protagonista (e non è un fenomeno), la Antonelli e la Guerritore che fanno la loro figura ed un incomprensibile Amendola nelle vesti di improbabile gondoliere veneziano dalle cadenze burinoromanesche (una specie di discendente degenerato del Sordi di Venezia, la luna e tu). Poteva finire peggio, d'accordo, ma il risultato non è in fin dei conti questo granchè.
Siamo nel Cinquecento. Un giovane libertino si reca a Venezia in cerca di rapporti sessuali facili. Li ottiene immediatamente: con una vedova benestante e con una donna sposata, in assenza del marito.
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