Regia di Sam Peckinpah vedi scheda film
Fort Benlin 1864. Il maggiore Dundee della cavalleria statunitense viene sollevato dal suo incarico per aver commesso degli errori sul campo di battaglia. Destinato alla sorveglianza di disertori, ladri, traditori… il maggiore cerca un riscatto e recluta degli uomini, anche tra i prigionieri, per andare a catturare Sierra Charriba, un capo della tribù degli Apache, colpevole di sanguinose scorrerie lungo tutto il Texas.
Comandano la spedizione lo stesso Dundee e il tenente Tyreen, prigioniero sudista e amico-nemico del maggiore. La caccia sconfina in Messico, dove il gruppo cade in un’imboscata tenuta da Charriba, subendo gravi perdite sia di uomini sia di viveri. Tuttavia, l’inseguimento prosegue senza sosta. Riuscirà il reparto del maggiore a stanare Charriba o sarà lui a contrattaccare?
Una storia ambientata durante la guerra di secessione dove i nordisti sono contro i sudisti, gli americani contro gli indiani, gli invasori francesi contro tutti. Non manca nulla, c’è spazio anche per scene sentimentali, per sanare conflitti esterni e anche interiori, per rimarcare certi valori come la libertà, la giustizia, l’onore, la lealtà.
Un western che poteva essere confezionato meglio. D’altronde il regista Sam Peckinpah non era al suo esordio per questo genere di film. Si riscatterà, comunque, portando il western stutunitense a ottenere grandi successi sia di pubblico che di critica emulando il western all’italiana di Sergio Leone.
Reduce di film Kolossal e di un Oscar, Charlton Heston continua a dare prova di grande recitazione. Bravo anche Richard Harris, l’altro interprete principale.
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