Liberamente ispirata al personaggio creato da Arthur Conan Doyle, Sherlock è una serie tv britannica che interpreta in chiave moderna le avventure di Sherlock Holmes e del fedele dottor John Watson, ambientandole in una Londra contemporanea.
Sherlock - Di cosa parla
Sherlock Holmes, come il personaggio inventato da Arthur Conan Doyle, è un detective o meglio consulente investigativo, come lui stesso ama definirsi. Uomo colto, brillante, intelligente e amante dell’indagine scientifica, vive da solo nella sua casa di Londra al numero 221B di Baker Street finché non arriva il nuovo coinquilino, John Watson, medico reduce dalla guerra in Afghanistan, che diventerà suo amico e collaboratore nel risolvere i casi investigativi più intriganti della città.
Sherlock infatti è in continua ricerca di misteri da risolvere e per trovarne è anche in contatto con la polizia di Londra, nella persona di Lestrade, di cui si guadagna una fiducia sempre maggiore proprio a fronte della quantità di casi che riesce a risolvere.
Quando individua il caso più stimolante del momento scatta l’indagine, a cui Watson partecipa sia come parte attiva per la sua competenza medica e militare, sia come continuo ‘specchio’ per le riflessioni di Sherlock. Holmes infatti è abituato a riversare la sua osservazione puntuale, meticolosa e quasi inverosimile della realtà e degli elementi a disposizione in veri e propri monologhi fiume che formalmente sarebbero un dialogo con Watson, ma in realtà sono lunghissime battute intervallate da qualche breve puntualizzazione. L’apporto di Watson però non è solo di controparte muta. Pur se spesso mortificato e umiliato dalle notazioni sarcastiche e presuntuose di Holmes, l'uomo sa dare un contributo rilevante all'avanzamento delle indagini, oltre ad essere particolarmente utile nel contatto col mondo esterno, ossia tutte quelle situazioni che richiedono tatto e sensibilità, doti di cui Holmes è completamente privo.
Ci sono molte differenze rispetto ai romanzi e racconti di Conan Doyle, a partire dal fatto che i due protagonisti si riferiscono l'uno all'altro usando il nome e non il cognome, scelta che si riflette naturalmente anche nel titolo della serie.
I due creatori di Sherlock, Steven Moffat e Mark Gatiss, vengono entrambi dall'adattamento di opere di ambiente vittoriano. Durante le numerose riprese di Doctor Who a Cardiff, i due si incontrarono più volte e cominciarono a ipotizzare la stesura di una serie dedicata a Sherlock Holmes in un contesto contemporaneo, ma senza davvero decidere nulla. Quando, tempo dopo, si trovarono entrambi ad una premiazione a Montecarlo, fu grazie all'apporto di Sue Vertue, produttrice e moglie di Moffat (preoccupata che qualcuno soffiasse loro l’idea) che cominciarono seriamente a pensare a come realizzarla.
La serie, originariamente pensata in episodi di 60 minuti, in linea con la media dei prodotti televisivi, è stata poi trasformata in una specie di collezione di lungometraggi, dal momento che le tre stagioni di cui è attualmente composta sono tutte di tre episodi di 90 minuti circa. Oltre ai nove episodi c'è un mini episodio di collegamento tra seconda e terza stagione e il primo gennaio 2016 è andato in onda un episodio speciale di collegamento con la quarta, le cui riprese sono iniziate il 4 aprile 2016 e la cui messa in onda è pianificata per il 2017.
Per quanto attraversati da ovvie sottotrame che proseguono nel corso delle varie puntate, comunque, con questo tipo di scelta strutturale ogni episodio è praticamente concluso in sé e può essere visto, in teoria, indipendentemente dagli altri.
Lo stile della serie rispecchia le intenzioni di rivisitazione in chiave contemporanea dell’ambientazione vittoriana: come il personaggio di Conan Doyle, Sherlock impiega tutti i mezzi possibili e immaginabili per indagare, servendosi ovviamente di tutto ciò che la tecnologia moderna può offrire, dai cellulari al gps a internet. Per scelta produttiva e registica la tecnologia poi si mescola con le riprese, ad esempio i testi degli sms inviati e ricevuti da Sherlock compaiono in tempo reale in sovrimpressione sulle immagini. Ma una caratteristica peculiare della serie consiste nella resa grafica delle deduzioni-fiume del detective: quando dalla pura osservazione individua una marea di dettagli, siano essi riferiti a una persona, a un evento, a un crimine, le sue spiegazioni prendono forma sullo schermo, le immagini cominciano a riempirsi di didascalie, indicazioni, quasi appunti, come se si trattasse di una presentazione o di un libretto di istruzioni per l’uso; in questo modo lo spettatore è aiutato a seguire il monologo di Sherlock, sempre torrenziale e sempre declamato ad una velocità estrema che lo rende quasi incomprensibile.
Sherlock - I personaggi
Sherlock Holmes è il detective per antonomasia, essendosi autodefinito “consulente investigativo, l’unico del mondo” (aiuta la polizia di Scotland Yard). Il personaggio della serie ricalca quasi completamente l’originale di Arthur Conan Doyle, con gli ovvi ma non scontati aggiornamenti all'epoca contemporanea. Sherlock non ha alcun interesse per il lato umano delle vicende di cui si occupa né per quello morale o etico dei crimini commessi: ha un bisogno quasi fisico di mettere in moto il cervello risolvendo misteri come fossero rompicapo enigmistici, ha la necessità quotidiana impellente di tenersi occupato per non annoiarsi e deprimersi.
Assolutamente inadeguato e disinteressato alle relazioni umane e a tutti gli effetti sociopatico, lega con Watson anche perché lo ritiene in grado di tenergli testa; e nonostante lo punzecchi di continuo arrivando quasi a insultarlo sa che c’è ancora qualcosa che può imparare da lui e per questo a suo modo lo rispetta. Come sottolinea spesso durante la serie, non c’è ombra di presunzione nell'atteggiamento che ha nei confronti di qualsivoglia persona con cui entra in contatto: c’è solo una presa di coscienza della propria superiorità da cui deriva un modo di interagire spiccio e privo di fronzoli. A suo modo nell'ammettere questo meccanismo è onesto, trasparente e cristallino.
John Watson è un medico militare appena rientrato dalla guerra in Afghanistan per invalidità: all'inizio della serie ricomincia una vita da civile prendendo in affitto una stanza nell'appartamento di Sherlock, per poi essere coinvolto in modo sempre più sistematico nei casi da risolvere.
È praticamente l’opposto di Sherlock, quasi in modo complementare. Paziente, tollerante, comprensivo e umano, in breve tempo finisce per diventare il migliore (anche perché unico) amico di Sherlock, data la notevole capacità di smussare gli angoli del suo carattere. La sua funzione inoltre è spesso di cuscinetto con il mondo esterno, nei cui confronti si comporta come fosse qualcosa a metà tra l’amico fraterno e l’avvocato di Sherlock, sempre pronto a cercare il modo di far comprendere questo strano personaggio alle persone cosiddette normali.
Lo caratterizza infine un forte senso di integrità morale che guida tutte le sue azioni, in special modo quelle in cui l’assenza di scrupoli di Sherlock lo potrebbe trascinare in situazioni rischiose e ambigue. Ciò non esclude che abbia anche lui, come tutti, un lato oscuro legato al pericolo e alle situazioni estreme, come scopre Sherlock quando lavorano insieme al primo caso: proprio perché reduce di guerra, Holmes è dubbioso sulla possibilità di John di vedere altri cadaveri e glielo chiede esplicitamente. “Vuoi vedere altre morti orribili?” - “Oh, Dio, sì!” è la risposta di John.
Greg Lestrade è l’ispettore di Scotland Yard in contatto con Sherlock. Il nome è diminutivo di Gregson e non corrisponde in verità all'identità del personaggio dell’ispettore creato da Conan Doyle. Considerato il carattere poco interessante del personaggio di Lestrade - quasi per niente delineato nei libri al punto di non avere nemmeno un nome proprio - i creatori della serie hanno pensato di recuperare un personaggio investigativo secondario, che si chiama appunto Gregson e che nutre una profonda ammirazione per Sherlock.
Oltre ai protagonisti e Lestrade, Jim Moriarty è l’unico altro personaggio fisso di un certo rilievo che spunta fuori periodicamente nei vari episodi. È la nemesi di Sherlock e fa un lavoro opposto e speculare che, come lui, si è creato e scelto da solo: il consulente criminale. La sua guerra con Sherlock è ad armi pari, perché coniuga in versione malvagia le stesse peculiarità: genialità, follia, distacco totale dai sentimenti, disinibizione.
Completano il quadro dei personaggi fissi:
Mycroft Holmes, fratello di Sherlock e come lui brillante, acuto e algido, lavora nei Servizi Segreti britannici;
Mrs. Hudson, la proprietaria della casa in cui abitano Sherlock e John, premurosa e servizievole nei confronti di entrambi;
Molly Hooper, patologo dell’obitorio dove spesso Sherlock va a fare esperimenti o deduzioni sui cadaveri, attratta da lui disperatamente, visto che ogni volta che cerca di attirare la sua attenzione ottiene solo dei fiaschi clamorosi: Sherlock infatti pur accorgendosi del suo comportamento diverso dal solito e individuando anche l’intenzione seduttiva, esplicita tutto, compreso il suo disinteresse per il sesso e per lei, generando situazioni spiacevoli e inutilmente imbarazzanti.
Il cast
Sherlock Holmes è interpretato da Benedict Cumberbatch. L’attore fu selezionato per il casting dopo esser stato visto nel film Espiazione (Atonement) di Joe Wright, film d’apertura della Mostra di Venezia del 2007. Cumberbatch è un attore britannico ed è figlio d’arte, ha iniziato a lavorare in teatro dopo… Vedi tutto
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Benedict Cumberbatch
Sherlock Holmes
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Martin Freeman
Dr. John Watson
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Una Stubbs
Mrs. Hudson
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Rupert Graves
DI Lestrade
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Louise Brealey
Molly Hooper
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Mark Gatiss
Mycroft Holmes
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Andrew Scott
Jim Moriarty
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Steven Moffat
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Jonathan Aris
Anderson
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Amanda Abbington
Mary Morstan
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Guida agli episodi
In streaming
Disponibile in streaming su Netflix e su Chili Tv.
Recensioni
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Produzione e ricezione
Sherlock ha avuto da subito un gran successo sia di pubblico che di critica. Anche i fan di Conan Doyle, tra gli spettatori, hanno ben recepito questa versione moderna del personaggio, ma è abbastanza comprensibile data la passione dei due creatori per le storie dell’autore inglese.
La terza stagione è stata la più guardata in assoluto in Inghilterra dal 2001, anche se il rating di Metacritic è inferiore rispetto alla seconda stagione (91/100, basato su 24 opinioni la seconda, 88/100 la terza, 85/100 la prima).
L’elenco di premi vinti dalla serie è lungo: citiamo il premio Peabody (2011), BAFTA (miglior serie nel 2011, miglior attore non protagonista a Martin Freeman nel 2011, miglior attore non protagonista a Andrew Scott nel 2012), premio televisivo dei critici per la miglior serie e il miglior attore protagonista nel 2012, Emmy come miglior attore protagonista a Cumberbatch e non protagonista a Freeman nel 2014. L’elenco completo è consultabile qui.
Le stagioni
Stagione 1
La prima stagione consiste di tre episodi della durata di 90 minuti circa l’uno andati in onda originariamente tra il 25 luglio e l’8 agosto 2010 in UK e tra il 18 febbraio e il 4 marzo 2011 in Italia.
Il primo è vagamente basato sul primo romanzo di Conan Doyle, Uno studio in rosso.
Il terzo episodio introduce il personaggio di Moriarty.
Stagione 2
La seconda stagione consiste di tre episodi della durata di 90 minuti circa l’uno andati in onda originariamente tra il 1° e il 15 gennaio 2012 in UK e tra il 6 e il 20 ottobre dello stesso anno in Italia.
Il primo episodio è vagamente ispirato a Uno scandalo in Boemia, racconto di Conan Doyle. Il secondo è chiaramente ispirato a Il mastino dei Baskerville, uno dei romanzi più famosi dello scrittore. Il terzo si richiama vagamente al racconto L’ultima avventura.
A fine 2013 è andato in onda solo online uno speciale mini-episodio di Natale, trasmesso appunto il giorno della vigilia, dal titolo Many Happy Returns. In Italia è arrivata il Natale successivo, ma direttamente in homevideo.
Stagione 3
La terza stagione consiste di tre episodi della durata di 90 minuti circa l’uno andati in onda originariamente tra il 1° e il 12 gennaio 2014 in UK e tra il 5 e il 19 aprile dello stesso anno in Italia.
Il primo episodio è ispirato a L’avventura della casa vuota, uno dei racconti della raccolta Il ritorno di Sherlock Holmes. Il secondo episodio è ispirato a Il segno dei quattro, secondo romanzo di Conan Doyle. Il terzo episodio è basato su L'avventura di Charles Augustus Milverton, altro racconto della raccolta già citata.
A inizio 2016 è andata in onda L’abominevole sposa, ambientato in età vittoriana, una puntata speciale trasmessa il primo gennaio in UK e in diverse date nel resto del mondo (sempre a inizio anno). Dopo questo speciale è stata programmata la quarta stagione, che dovrebbe andare in onda nel 2017.
Stagione 4
La quarta stagione, composta come le precedenti di 3 episodi da 90 minuti ciascuno, viene trasmessa dal 1° al 15 gennaio 2007 nel Regno Unito, mentre in Italia viene pubblicata su Netflix il giorno dopo la trasmissione originale.
Commenti (6) vedi tutti
Capolavoro assoluto. Geniale trasposizione contemporanea degli scritti di Doyle. Superlativi Cumberbatch e Freeman, alchimia tra i due fantastica-
commento di sfrisoloConcordo con ezzo 24: è un capolavoro. Aggiungo che se lo si compara alla moltitudine di serie che necessitano del mix " Sex & Law " per soddisfare una discreta platea di followers ,questa serie merita pienamente i riconoscimenti ottenuti pur tenendo conto delle inevitabili lacune che possono emergere nella trama di alcune puntate
commento di BlancheBUn capolavoro. Si è raggiunto il mix perfetto tra aspetti investigativi, assurdità deduzionistiche, momenti commoventi e colpi di scena. Regia strepitosa. Ma il vero deus ex machina è il rapporto tra i due. Fantastico l'episodio 2 dell'ultima serie: voto 8 con applausi finali spontanei !
commento di ezzo24Solo a me appare artificioso, ostentato? Salvo solo la colonna sonora. 6.
commento di andenkoSono solo al II episodio della IV serie, ma se il buon giorno si vedecdal mattino siamo anche meglio delle precedenti.
commento di gacRiambientazione attuale di materiale di Conan Doyle, con attori superlativi come Cumberbatch e Freeman. La quarta stagione è debole.
commento di ENNAH