Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Visionario e sottilmente inquietante, una storia d'amore post-scapigliata
Dubito che Cronenberg conosca 'Riccardo Waitzen' di Tarchetti, ma sono sicuro che gli piacerebbe, per quanto bisogna ammettere che il tema del gemello/doppio/doppelgaenger è tipico di tutta una certa letteratura fantastica/horror. L'idea di partenza comunque è la stessa: due gemelli identici, ginecologi più o meno affermati, si scambiano i ruoli e finanche le donne. I due si differenziano però almeno nella personalità, uno è più sensibile e introverso, l'altro più scafato e di successo. La lei in questione, un'attricetta dall'utero 'triforcuto' e perciò disperatamente sterile, si accorge che qualcosa non quadra ("Sei schizofrenico") ma si rende conto della situazione solo quando viene a sapere da terzi dell'esistenza di un gemello. Dopo un'iniziale sfuriata, non ha dubbi sul fatto di essere innamorata del gemello sensibile. Quest'ultimo, a differenza dell'altro, sviluppa un certo attaccamento emotivo: convinto che lei lo tradisca, comincia ad esagerare anche più del solito con pilloline e pasticche varie e inizia a soffrire di allucinazioni: le donne che visita sarebbero tutte 'mutanti' e gli strumenti non sarebbero adeguati. Da un artista si fa così realizzare degli attrezzi appositi. Non spoilero ulteriormente perché è un film che merita di essere visto, visionario e con quel qualcosa di sottilmente inquietante tipico di Cronenberg. Finale forse più 'psicologico' che lineare (la necessità di separarsi dal gemello e andare per la propria strada). Jeremy Irons eccezionale nella sua doppia interpretazione.
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