Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Due fratelli gemelli ottengono successo grazie alla condivisione delle doti di entrambi, la loro carriera va a gonfie vele finché una ragazza non fa innamorare uno dei due innescando un processo di rovina dell’uno che poi trascinerà a sua volta anche l’altro. Tutto va liscio come l’olio finché non si mette in mezzo l’amore, sentimentalismo al contrario che condanna invece di salvare, forse anche per questo Inseparabili è considerato uno dei film più perversi degli anni ottanta. Un film che forse poteva avere più guizzi e scossoni che potessero renderlo più coinvolgente e un po’ meno pesante, in realtà di cose ne succedono dall’inizio alla fine ma accadono tutte sotto la cute, nella testa dei protagonisti. Analisi approfondita e finissima della mente umana, non tutta, solo i lati più oscuri e distruttivi. Il più debole dei due fratelli, incapace di reagire ad una situazione opprimente decide di rovinarsi con la droga e quello forte che si rivela in realtà fragilissimo appena il fratello comincia a dare segni di cedimento. Il corpo come metafora di una mente malata, infatti tutto il male sopportato dai protagonisti si ripercuote in un visibile abbruttimento di entrambi e non basterà allontanarsi perché uno dei due fratelli inciderà sul proprio corpo un segno tangibile che il distacco è avvenuto.
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