Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Degno di essere visto, che possa piacere o meno il genere, anche se tuttavia Cronenberg meriterebbe che gli venisse intitolato un genere a sé stante.
Inseparabili è la storia di due gemelli, ginecologi affermati, così uguali ma così diversi fra loro; potrebbe sembrare uno stupido gioco di parole, ma la verità è che Beverly e Elliot Mantle potrebbero benissimo essere le proiezioni di due caratteristiche di una persona all'interno di due corpi separati. Timido e premuroso con le pazienti uno, spregiudicato e donnaiolo l'altro, non si odiano in quanto opposti, ma esattamente come non si amano in quanto fratelli: fra i due non c'è nè amore né odio, piuttosto sembra esserci un rapporto di convivenza forzata, di necessità dell'altro per la propria autoaffermazione.
L'arrivo di una donna di cui solo Beverly s'innamora sconvolge il loro rapporto. Alla "fuga" di lei, Beverly trascina nel proprio abisso di disperazione anche il fratello, nonostante quest'ultimo cerchi di salvarlo con tutte le proprie forze, non per il bene del gemello, bensì perché far sapere al mondo di avere un gemello drogato non gioverebbe alla sua carriera e al suo nome. I gemelli Mantle sono in realtà siamesi da un punto di vista psicologico, metafisico, non c'è bisogno di un pezzo di cartilagine che li vincoli l'uno all'altro, il collegamento che impedisce al singolo di essere libero è solo mentale. Potrei riassumere tutto questo con una frase banale ma efficace: "genialità da Cronenberg".
Eccezionale nel doppio ruolo dei gemelli.
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