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La cruna dell'ago

Regia di Richard Marquand vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La cruna dell'ago

di Ethan01
8 stelle

Thriller eccellente, con un superlativo Donald Sutherland. Bellissima la colonna sonora di Miklós Rózsa. Da vedere.

Durante la Seconda Guerra Mondiale una spia nazista in Inghilterra, Ago (D. Sutherland), deve recapitare ai suoi superiori delle informazioni vitali per gli esiti della guerra, mentre la polizia britannica gli da la caccia.

Si nasconde sull'isola sperduta di Storm Island, nell'attesa che il comando tedesco venga a prenderlo al momento stabilito. Qui però le sue vicende si intrecceranno con quelle di Lucy Rose (K. Nelligan), una donna sposata di cui si innamora e a cui sconvolgerà la vita.

Non era facile portare sullo schermo il complesso romanzo di Ken Follett, ma il regista Richard Marquand (morto purtroppo prematuramente e ricordato soprattutto per aver diretto un episodio della saga di Star Wars, cioè "Il ritorno dello Jedi") ci riesce pienamente, realizzando un thriller spionistico serrato e avvincente, che mantiene tutte le promettenti premesse iniziali.

Nella prima parte vengono presentati i personaggi, cioè Faber, la spia, e Lucy Rose con il marito David; questi ultimi hanno avuto un incidente automobilistico proprio il giorno del loro matrimonio, nel quale David ha perso l'uso delle gambe. La prima parte del film serve in un certo senso "a preparare il campo" e a porre le premesse per lo svolgimento della seconda, quella ambientata a Storm Island.

La seconda parte è quella più tesa e claustrofobica. La suspense nasce infatti dall'idea che su un'isola solitaria e completamente disabitata David e Rose stiano ospitando, senza saperlo, una spia nazista che è pronta a tutto pur di portare a termine la sua missione. Cosa può fare David, costretto sulla sedia a rotelle, per fermare un pericoloso assassino come Faber? Oppure sua moglie Lucy, che per giunta ne è innamorata e ha anche un bambino piccolo da proteggere?

La tensione nasce proprio da tutti questi interrogativi.

Grande merito della riuscita del film va comunque addebitato all'eccezionale performance di Donald Sutherland, perfetto nella parte della gelida spia Ago, apparentemente gentile e cortese, ma in realtà spietato e senza scrupoli: fredda senza battere ciglio le sue vittime con un coltello che estrae all'improvviso. Sutherland aveva già interpretato qualche anno prima il ruolo della spia al servizio dei nazisti, né "La notte dell'aquila" di John Sturges; ma si trattava di un personaggio completamente agli antipodi rispetto a quello di Faber.

Non è da meno comunque Kate Nelligan, che impersona una donna rassegnata e delusa dal marito, che in seguito all'incidente è dedito all'alcol e sfoga la sua rabbia su di lei. Ottimo e molto incisivo anche Cristopher Cazenove, nel ruolo appunto di David, ex-pilota dell'aviazione, ritiratosi con Lucy dopo l'incidente a Storm Island, come per isolarsi dal resto del mondo.

Alcune sequenze non si dimenticano facilmente: ad esempio la colluttazione tra Faber e David sulla cima della scogliera, eccellente, oppure la fuga di Lucy nel finale e il conseguente assedio di Faber al faro nel quale lei si è trincerata con il bambino. Magnifiche ambientazioni naturali, che fanno da testimone silenzioso alla tragedia che si svolge sull'isola.

Splendida poi la colonna sonora del grande Miklós Rózsa, qui in uno dei suoi ultimi lavori per il cinema.

Una curiosità: a quanto pare George Lucas scelse Richard Marquand per dirigere "Il ritorno dello Jedi" dopo aver visto questo suo film.

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