Regia di Luigi Bazzoni, Franco Rossellini vedi scheda film
Giallo crepuscolare, datato ma estremamente affascinante.
Nel piccolo albergo in cui si rifugia lo scrittore Bernard (Peter Baldwin), protagonista di questo 'La donna sul lago', la morte sospetta della bella cameriera Tilde (Virna Lisi) genera nell'uomo uno stato di stress sia fisico che emotivo.
L'uomo è un ospite abitudinario di questo luogo di villeggiatura: le sponde di un lago nel nord Italia non espressamente identificato, ma mentre i soggiorni precedenti servivano come fonte d'ispirazione questa volta é stata la voglia di rivedere Tilde a spingerlo a prenotare una stanza fuori stagione.
La propria fantasia, oggi diremmo deformazione professionale, lo porta ad immaginare un intreccio da cronaca rosa tra la povera serva e i proprietari dell'albergo, l'anziano proprietario (Salvo Randone) ed il turbolento figlio (Philippe Leroy), che immagina responsabili della morte della fanciulla che la polizia locale aveva velocemente archiviato come suicidio.
Fará la conoscenza del fotografo del paese che lo aiuterá a fare luce sulle brume oscure di questo torbido intreccio e si troverá ad inseguire una misteriosa donna vestita di bianco che passeggia a tarda notte sul lungo lago.
Film diretto a due mani da Bazzoni e Rossellini (ma non il celeberrimo) ed ispirato ad un romanzo poco noto di Giovanni Comisso. I due riescono a creare una atmosfera onirica e straniante in cui si confondono la realtá con le congetture generate dalla fervida mente del giovane scrittore.
Qualcuno rileverá assonanze con alcune opere di Hitchcock ma, in questo caso, non sará la necessitá di creare la giusta suspence il principale obiettivo prefissatosi dal duo registico.
Come nel film 'Le orme',sempre di Bazzoni, l'immedesimazione con il frustrato protagonista genera nello spettatore uno spaesamento tale che é la vera chiave per apprezzare questa opera che ha una 'mano' registica di grande effetto nonostante si tratti del primo film ascrivibile agli autori.
Grande prova di Salvo Randone, misurata e convincente.
Una piacevole sorpresa, come lo fu 'Le Orme, che consiglio fortemente.
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