Regia di Gianni Franciolini vedi scheda film
Si vede la mano di Zavattini nel soggetto e nella sceneggiatura; scritto insieme a Suso Cecchi D'amico, questo Buon giorno, elefante! è un quadretto ai limiti del surreale di una certa Italia di quegli anni (non mancano i richiami al parlamento e al governo), con particolare riferimento agli strati sociali più bassi. Che tutto si risolva per il meglio è il minimo che ci si possa aspettare; per il resto la storia è abbastanza anonima e in effetti nella prima mezzora non succede praticamente nulla. Bravo De Sica, anche senza nomi più o meno famosi di spalla.
Un maestro elementare, con 4 figli e pochissimi soldi, aiuta un sultano indiano in visita a Roma e riceve in dono un cucciolo di elefante. Il vicinato si lamenta, il cibo costa e i danni che l'animale procura sono enormi; ma per fortuna lo zoo decide di acquistarlo.
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