Regia di John Frankenheimer vedi scheda film
Un film passato alla storia, forse più che per i meriti della pellicola in sé per l’originalità e intensità della vicenda narrata (che poi si ripresenterà marginalmente anche in “Fuga da Alcatraz”). Indubbiamente una delle migliori prove di Lancaster, una continua tensione narrativa dall’inizio alla fine ma qualche lacuna forse nell’indagare meglio la personalità del protagonista, che sembra quasi vivere con atarassia tutto ciò che gli viene imposto dopo una iniziale ribellione che sarà all’origine della sua lunga, infinita detenzione. Curiosa tra le tante la vicenda del conflitto quasi edipico del protagonista tra una madre che lascia quasi con astio il figlio in quanto “tradita” dalla moglie appena sposata, un’ottima Field che lo seguirà fino in fondo con un misto di amore e devozione.
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