Regia di Mike Leigh vedi scheda film
Pregno di vacue chiacchiere da bar sul significato della vita, Naked ha una struttura narrativa abbastanza solida, purtroppo funestata dal torrente di parole vuote e di frasi sentenziose ed inverosimili. Nessuno nella realtà parlerebbe come il protagonista Johnny, sempre lucido e forbito, mai discorsivo ed insicuro. Invadente, ma non altrettanto, pure il ruolo delle musiche, un po' troppo ansiogene ed iperpresenti per il contesto. Le riflessioni fataliste ed esistenziali possono avere qualche valore con gli amici davanti ad una birra, ma per due ore e oltre di film diventano un insulto all'intelligenza dello spettatore. Alla violenza dei dialoghi si accoppia qui quella del sesso, esclusivamente brutale e privo di valore oltre a quello materiale - in questo si ravvisa pure un discreto maschilismo.
Reduce da uno stupro a Manchester, Johnny va a trovare l'ex ragazza a Londra, dove vive con un'amica. Saccente, anarchico e borioso, con la sua chiacchiera facile e vacua infastidisce chiunque gli si avvicini; riesce in questo modo anche ad andare a letto con l'amica della sua ex. Che intanto viene violentata dal padrone di casa, un giovane arrogante, ma dai metodi più spicci (e quindi più sinceri) di Johnny. Al quale il tanto amato destino riserva un pestaggio brutale ed una nuova fuga.
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