Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
Storia di alcuni disertori che, nel finale, riscattano se stessi. Uno spaccato dell'Italia ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, storicamente apprezzabile ma non indimenticabile.
Sceneggiatura di Age-Scarpelli, buona colonna sonora di Francesco Lavagnino, prodotto da Dino De Laurentiis e interpretato da un buon Sordi, una volta tanto lontano dai soliti ruoli, Tutti a casa è un film che ci restituisce la memoria storica, racconta di quei soldati inabili alla guerra ma a loro modo coraggiosi, dei tanti disertori o esonerati a vario titolo che cercarono di portare a casa la pelle, del vero spirito con cui gli italiani si trovarono catapultati in un conflitto che fondamentalmente non gli apparteneva. Come documentario dunque questa pellicola ha un suo valore ma come film francamente è più difficile mantenere lo stesso entusiasmo. Sordi è efficace ma senza particolare fascino o mordente, la storia non prende più di tanto (ma questo, ovviamente, può essere un fattore soggettivo) e vira verso un finale abbastanza scontato. Bravi tutti, in particolare la bella Carla Gravina ma non è un film indimenticabile né necessario, altri e più belli ne sono stati fatti su questo tema.
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