Regia di Bill Duke vedi scheda film
Se anziché in maniera testuale il giudizio di questo film andasse espresso in pallini, se ne conterebbe a stento uno, sbiadito, nella sezione “humor”. Questo per la pochezza dell’operazione, che ha una scrittura piatta come mai visto prima: si pensi che la risoluzione finale, in cui, senza patema alcuno i ragazzi della San Francis vincono il torneo nazionale, viene esposto senza intoppo alcuno: vanno, cantano e ballano, vincono. Stop. E questo per tutto il film, in cui non esiste nulla che provi a fare deragliare una sceneggiatura incanalata e senza alcun colpo di scena. Anche i ragazzi della classe di musica non oppongono alcuna resistenza alla nuova disciplina della nuova maestra che li costringe a cambiar vita. O la tensione per l’imminente chiusura della scuola: non pervenuta. Rita scappa dalla madre che non voleva cantasse? Questa va ad assistere al suo concerto, l’applaude e l’abbraccia (almeno un minimo di bluff da parte di regia o recitazione era lecito attenderselo). Invece no. Piattezza generale e storia che si porta avanti faticosissimamente… Un film decisamente sconcertante per pochezza, in cui anche l’ironia, che poteva essere l’unica ragione per cui guardarlo, è quasi assente. Tra l’altro anche i “pezzi da novanta” del cast vengono sfruttati poco e male: Lauren Hill canta solo un paio di volte e Jennifer Love Hewitt è castigatissima. Da evitare.
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