Regia di Ivan Reitman vedi scheda film
Che fareste voi nei panni del Presidente degli Stati Uniti? A me piacerebbe vederci, chessò.., un redattore di Report ad esempio.. eh eh! Però anche il goliardico Kevin Klein, visto in questo film, non è affatto male: camaleontico abbastanza per rendersi credibile sosia d’un presidente seriosamente e cinicamente impettito, ma anche clownesco e carico di tenera umanità per impersonarlo gioiosamente finanche a commuovere. Già me lo immagino un sosia del Berlusca che taglia il bilancio da ponti inutili, alte velocità, missioni di guerra e regala treni ai pendolari, case vere a tutti i senza tetto e lavoro dove serve (magari asfaltando la Salerno Reggio Calabria o puntellando i paesi che franano). Chi non lo vorrebbe? (ovviamente quelli che ci mangiano adesso… e che non sono pochi…). Ma torniamo al film che forse è meglio.. il sogno capriano domina l’intreccio narrativo ed i meccanismi di inghippo architettati dagli sceneggiatori, per quanto di favola si tratti e si rimanga lontani dal poter credere realizzabili simili messinscene, rendono piacevolmente fluida l’attenzione ed il coinvolgimento, Come già accennato, Kevin Klein spadroneggia la scena ben coadiuvato da un cattivo ma non troppo Langella e da una Weaver versione molto poco alien, ed alcune gags sono irresistibili (la naturalezza con la quale chiede se debba fare il 9 per prendere la linea dal telefono presidenziale è devastante!), lo sdoppiamento emotivo, le sue mossette, l’agitazione della situazione ce lo rendono subito complice. Potrà mai esserci un Presidente cosi? Bah!...
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