Regia di Alain Resnais vedi scheda film
Il breve documentario di Resnais (non ancora approdato al suo primo lungometraggio) è una delle cose migliori che il cinema abbia prodotto sui lager nazisti. Con stile asciutto ed essenziale, senza nessuna spettacolarità, vengono mostrate immagini di repertorio con un commento audio in sottofondo. A parte qualche autocensura (es. nell’elencare i tipi di stella che contrassegnavano i prigionieri viene omessa quella rosa, destinata agli omosessuali), il film mantiene una profonda capacità di impatto ed evita soluzioni scontate: per es. lascia intravedere la normale vita condotta dalle persone nei loro paesi prima di diventare una massa indifferenziata di deportati, e ha persino qualche momento di stravolta ironia nel descrivere lo “stile” delle torrette di guardia nei vari campi. Il titolo deriva dal nome del decreto che istituiva i campi di sterminio, nel dicembre 1941.
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