Il film ricostruisce i crimini commessi dai nazisti nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. Tutti i protagonisti si dichiarano innocenti: di chi è allora la colpa di questi crimini? Resnais compie un viaggio oltre i limiti dell'orrore per tenere desta la nostra attenzione e il nostro sdegno, con un rigore insuperato.
L.a struttura profonda è data dal meccanismo rigoroso dei contrappunti. Il colore tenue, virato al verde, delle lenti immagini
sui resti dei campi abbandonati si alterna al cupo bianco e nero di foto e filmati d’epoca.Il testo di Cayrol, con voce fuori non descrive le immagini, le accompagna lasciando spazi di silenzio per osservare e riflettere.
Le immagini del film con la loro crudele carica di autenticità, non hanno perso un millimetro della loro forza dirompente. Un’"esplorazione sistematica del male" da meditare e riconsiderare nei suoi molteplici aspetti, non come semplice testimonianza del passato, ma quale elemento di fondamentale riflessione sul presente.
Ammirevole film documentario sull'orrore dei campi di concentramento nazisti diretto nel 1955 da Alain Resnais, qualche anno prima del suo debutto nel lungometraggio con l'acclamato Hiroshima, mon amour. Notte e nebbia è un film di eccezionale importanza dal punto di vista della testimonianza storiografica (da notare che Resnais fu davvero uno dei primi a mettere il dito nella piaga,… leggi tutto
E saperle nuovamente aiuta a capirle meglio, ritrovandole. A proposito di “la Zona d’Interesse” non mi viene in mente nient’altro che nulla. Ovvero: questo. Non è lecito, né…
Notte e nebbia di Resnais & Cayrol
Les temps obscurs sont toujours là
les villes mendiantes les cerisiers en sang la belle étoile
le douloureux secret des arbres sans un fruit
les fenétres donnant sur des plaies inguérissables
la lune comme un visage blessé à mort
les temps obscurs sont toujours là.[i]
Jean Cayrol…
Notte e nebbia di Alan Resnais è un documentario breve ed estremamente conciso sulle brutture dei campi di concentramento e, soprattutto, una riflessione sui segni che restano da tutto ciò: nei luoghi, nelle immagini, nella memoria, nello stesso film di Resnais.
L'opera presenta un'alternanza di immagini a colori e in bianco e nero, materiale d'archivio e riprese…
“The Mist” (la Bruma, la Foschia, piuttosto che la Nebbia, anche se la Nebbia sarebbe più attinente all’opera in questione, ma “the Fog” era ed è, in campo horror-cinematico,…
Cerchiamo di capirci.
Per favore, eh.
Intelligenze aliene e intelligenze artificiali: entrambe alt(e)re, stran(ier)e, estranee.
Se tradurre è tradire lo è anche incontrarsi per…
Qualche giorno fa lessi la bella e accorata recensione di @Badu D Shinya Lynch su "Der Freie Wille": fui talmente colpito dall'intensità del suo coinvolgimento emotivo che procurai di vedere il film il giorno…
Con riferimento alla playlist pubblicata da harendt, io trovo che fra i titoli che meriterebbero maggiore visibilità ce ne sono tanti che magari non hanno moltissimi voti ma che -proprio per questo-…
Carissimi coutenti, mi sento in dovere di ringraziarvi tutti per l’inaspettata adesione a quella che normalmente si dovrebbe definire recensione ma che, nel caso specifico, sarebbe più opportuno ritenere…
Mancanti:
- Nijûshi no hitomi (1954)
- It Always Rains on Sunday (1947)
- Went the Day Well? (1942)
- Me and My Gal (1932)
- Gardiens de phare (1929)
- The Blue Bird (1918)
Un bel gruppo di "Non Profeti in Patria", si direbbe. C'è Samuel Fuller, che si ritrova fianco a fianco con Jean-Luc Godard dopo i loro trascorsi agli albori della Nouvelle Vague (e la lista di Fuller ne porta…
Questa, opportunamente adattata, è una mia vecchia play del 19/12/ 2009.
Se la ripropongo è perché parla di un fenomeno rimbalzato da poco alla ribalta, Dieudonné M’bala, un uomo di…
“Orrore, orrore, uomo, togliti gli abiti, copriti il capo di cenere, corri nelle strade e danza, colto da follia”
Jacob Schulmann rabbino di Grabów
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La…
Nel documentario si annulla il filtro cinematografico, non si vuole più illudere, o, meglio, l'illusione diventa sbagliata, ingiustificata, non corretta, nei confronti di una realtà (o di una interpretazione di essa)…
Ammirevole film documentario sull'orrore dei campi di concentramento nazisti diretto nel 1955 da Alain Resnais, qualche anno prima del suo debutto nel lungometraggio con l'acclamato Hiroshima, mon amour. Notte e nebbia è un film di eccezionale importanza dal punto di vista della testimonianza storiografica (da notare che Resnais fu davvero uno dei primi a mettere il dito nella piaga,…
Sto leggendo "Dossier Odessa" di John Forsyte e ad un certo punto il protagonista va a trovare Lord Russel, autore del libro "Il flagello della svastica" ; questo titolo ha acceso in me un campanello e…
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Commenti (5) vedi tutti
L.a struttura profonda è data dal meccanismo rigoroso dei contrappunti. Il colore tenue, virato al verde, delle lenti immagini sui resti dei campi abbandonati si alterna al cupo bianco e nero di foto e filmati d’epoca.Il testo di Cayrol, con voce fuori non descrive le immagini, le accompagna lasciando spazi di silenzio per osservare e riflettere.
leggi la recensione completa di giammazLe immagini del film con la loro crudele carica di autenticità, non hanno perso un millimetro della loro forza dirompente. Un’"esplorazione sistematica del male" da meditare e riconsiderare nei suoi molteplici aspetti, non come semplice testimonianza del passato, ma quale elemento di fondamentale riflessione sul presente.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Immagini incredibili. Film assolutamente necessario.
commento di Max76Più che bello, un film doveroso, utile e "morale".
commento di sasso67Un documentario bellissimo che non ha paura di far vedere le atrocità che hanno fatto i nazisti agli ebrei ( e non solo).
commento di mise en scene 88