Regia di Peter Bogdanovich vedi scheda film
"Mi devi duecento dollari!" - Con questa frase inizia l'idillio tra il furfante Moses e la piccola Addie, di nove anni.
Forse sono davvero padre e figlia. Dopotutto, hanno la stessa caparbietà e simili attitudini. Due personaggi mitici e splendidamente caratterizzati.
Appena si conoscono, iniziano un po' per caso, un po' per ricatto e un po' per gioco, un lungo viaggio attraverso il quale per sopravvivere e per racimolare denaro, trufferanno con diversi stratagemmi il loro prossimo.
Vinte le antipatie iniziali, i due si affezionano molto l'uno all'altra, ma inconfessatamente. Tra loro, è la bambina a essere più furbetta e in gamba, tanto da riuscire a cavarsela meglio di lui anche nelle situazioni più disparate.
Ne facessero ancora commedie di simile elaganza e livello, il cinema ne godrebbe molto!
Il film è perfetto e molto simpatico nel suo insieme: ottima sceneggiatura ricca di situazioni irresistibili, regia perfetta, buone interpretazioni, risate garantite e tanta, tanta tenerezza offerta dall'impeccabile prova di un'allora giovanissima Tatum O'Neal, che riuscì a rubare con classe la scena al talentuoso padre, vincendo l'Oscar. Il suo personaggio è adorabile e irresistibile, la ruota trascinante della pellicola. Dà sapore a una trama ridondante ma molto godibile.
I protagonisti sono pochi, ma ben congegnati. Moses è una simpatica canaglia rubacuori che insieme alla subdola figlia regala una serie di sequenze comiche preziose e gustose, di quelle che forse se ne vedavano solo nelle pellicole in bianco e nero.
Apprezzabile il finale lasciato aperto.
Una commedia on the road in definitiva brillante e riuscita, forse un piccolo capolavoro del suo genere.
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