Regia di Peter Bogdanovich vedi scheda film
Nell'America della Grande Depressione(quella degli anni Trenta,non l'attuale), una commedia con due "fuori posto",una bimba ed un padre putativo gaglioffo e truffatore, in viaggio nella desolazione di un paese in crisi, eppure il tono del film è brillante, e giunge ad un finale che non chiude la vicenda, ma semplicemente avvia i due protagonisti su incerte prospettive, ma con un sorriso a portata di labbra,e un orizzonte senza fine. Peter Bogdanovich gira un'altra volta in bianco e nero, dopo l'ottimo risultato de "L'ultimo spettacolo", ma qui siamo appunto in zona commedia brillante, e lo spettacolo è, oltre che ben costruito, godibilissimo. Padre e figlia nella vita, la famiglia "forzata" Ryan e Tatum O'Neal si danno la battuta con abile brio, e se il protagonista belloccio ma stroncato dai critici di "Love story" si rivela comedian vivace,fu meritatissimo l'Oscar alla piccola Tatum O'Neal(futura donna del cuore del supertennista John McEnroe) , vera e propria birbante al cubo, che ne combina assai con la sagacia e la fantasia dei bambini intelligenti e resi scaltri dalle avversioni. Sempre in fuga dalla legge,alle prese con truffaldini ancor peggiori di loro, il duo spesso rischia di dividersi, salvo scoprire di vivere un affetto vero e affrontare insieme il gran "boh" che li aspetta.Per chi non l'ha visto, una gustosa scoperta.
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