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Secondo amore

Regia di Douglas Sirk vedi scheda film

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La recensione su Secondo amore

di bradipo68
8 stelle

Il paese è piccolo e la gente mormora.....Lei ,vedova non più tanto piacente con due figli grandicelli,lui aitante giardiniere single molto più giovane di lei,per caso si conoscono,si piacciono e cominciano ad amarsi.Il problema sorge quando ufficalizzano di fornte alla comunità la loro unione.Sarà il finimondo.Il canovaccio di partenza è consunto per il troppo uso,l'intreccio è ai limiti della banalità eppure questo film emana una forza centripeta che fa incollare gli occhi allo schermo.E'un film che si avvale di una fotografia fuoco e fiamme di Russell Metty e di scenografie ricercatissime che inevitabilmente attirano l'attenzione.Mentre la casa della vedova sembra un inno all'antiquariato barocco con arredamento pesante,eccessivo,il mulino sulla riva del fiume che sta risistemando il giardiniere(un antesignano del Mulino Bianco  che tutti conosciamo grazie alla pubblicità) è arredato in modo minimale,quasi come un convento a creare un forte contrasto tra la vita di duro lavoro di lui e quella chiacchiere e pettegolezzi di lei.Sirk guarda di sbieco questa società ipocrita che circonda i due protagonisti:quando fanno sapere della loro relazione si apre un vaso di Pandora di commenti spiacevoli,ipocrisie e falsità anche da parte di quelli che lei considera suoi amici.In modo piuttosto sfumato si parla anche di differenze di classe ma il regista sembra non voler forzare la mano su questo registro.Più articolato il rapporto di lei con i suoi due figli che non condividono il suo amore ma che non esitano  a lasciarla sola per Natale.In cambio le regalano uno spettrale televisore con tanto di fiocco rosso ad un lato.Però alla fine l'amore trionfa sulle convenzioni sociali e sulla solitudine.Non sarà uno dei film migliori di Sirk ma contiene tutti gli ingredienti del suo cinema ben amalgamati con funzionali colpi di scena e la consueta redenzione....

Su Douglas Sirk

tutto il suo barocchismo formale a sostegno di una storia all'apparenza quasi banale

Su Jane Wyman

travagliata,non così piacente.Perfetta per il film

Su Rock Hudson

Aitante,non particolarmente espressivo ma perfetto per la parte

Su Agnes Moorehead

ottima

Su Virginia Grey

particina di contorno

Su Conrad Nigel

non male

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