Regia di Jonathan Straiton vedi scheda film
Stranezze a iosa, per un esilarante horror che coniuga -con inattesa ironia- il tema zombie con l'incontenibile sessualità dei liceali. Porky's meets It follows, in questo "guilty pleasure" destinato a un pubblico di bocca buona ma con tanta voglia di divertirsi.
Prologo: addetto alla morgue, Cornelius (Wayne W. Johnson) si trova davanti al cadavere di una formosa ragazza. Attratto dalle curve sinuose, non esita ad abusare del corpo privo di vita. Il rapporto "contronatura" è pero all'origine di una insolita forma virale di contagio, che trasforma l'infetto in un assetato di sesso e sangue. Cornelius, oramai ridotto a "revenant", infatti violenta la moglie sino ad ucciderla.
Cinque liceali, tre ragazzi e due ragazze, partono per raggiungere una spiaggia, nella quale trascorrere le vacanze di primavera. Durante una pausa all'autogrill, Carrie (Toni Ann Gambale) rimuove un tampax, lasciandolo nella toilette. Cornelius, saggiato il prelibato aroma e attratto dall'odore della fanciulla, si mette sulle tracce della ragazza, inseguendo -come un segugio- i suoi afrori (sangue e piscio!). I ragazzi
sostano, a metà percorso, in un motel. Nello stesso posto alloggia la coppia composta da Dirk (Trey Harrison) e Pam (Nicola Fiore). Poco più tardi verranno raggiunti da Cornelius e dall'anziana donna dell'area di servizio, anch'essa vittima di un contagio dalle imprevedibile conseguenze.
"Non gettare i tuoi tamponi insanguinati nel gabinetto per poi tirare lo sciacquone e lasciarli lì a metà strada. Gettali nel maledetto cestino, chiaro? Tutte voi liceali sanguinate come se Dracula avesse scopato Willy Wonka e avesse creato una fabbrica del sangue. Come se avesse squartato tutti gli Oompa Loompa e avesse preparato un paio di Bloody Mary. Come se un sacco di mogli di Dracula fossero andate per una nottata in città, per un addio al nubilato e avessero avute tutte il ciclo allo stesso tempo." (Donna dell'area di servizio a Carrie, dopo che già Pam aveva lasciato il tampax in bella vista nella toilette)
Il giovane regista Jonathan Straiton deve essere cresciuto visionando a più riprese l'intero catalogo Troma e, con molta probabilità, buona parte dei più deliranti horror low budget Anni '80. Perché a quel tipo di cinema, irriverente e volutamente ironico, guarda con certa attenzione. Straiton non può, ne vorrebbe, essere preso sul serio. E lo dichiara fin dall'inizio, mettendo in scena momenti che fanno, dell'eccesso e del disgusto, una incontenibile parodia. Sperma, mestruo, vomito, escrementi, piscio, necrofilia, sodomia, falli abnormi e vagine con le palle. Viene la pelle d'oca solo a scriverne ma, paradossalmente, il contesto è talmente surreale da finire per essere divertente, più che dissacrante.
Un guilty pleasure, che della stupidità riesce a fare un pregio. Premesso dunque che Night of something strange elude con certa intelligenza il tono serioso, non può non essere lodata la cura prestata agli effetti speciali (numerosi e assai splatter) e un tipo di regia che, se prestata ad altre sceneggiature, promette ottime cose. Non è infatti un caso che il film si sia portato a casa 9 riconoscimenti e 15 nominations. L'insieme di siparietti assurdi, sono talmente irriverenti (compresa la soundtrack con un tipo che decanta violenza e morte, in maniera sarcastica) da finire per rendere il tutto "eccezionale".
Il cattivo gusto, qui si fa arte. Di seguito, alcuni esempi.
Dirk, mentre aspetta in macchina la sua ragazza che è andata al bagno scordando il cellulare sull'auto, scopre un messaggio a lei indirizzato: "Mi manchi, tesoro. E manchi anche a lui", seguito dalla foto di un membro "nero" a riposo (ma abnorme). Il gestore del motel, una macchietta alla Igor sulla falsariga di Frankenstein junior, si esprime con lapsus freudiani del tipo: "Volete leccarmi le palle?", invece di "A che ora devo mettere la sveglia?". E non si sorprende nello scoprire Freddy (Michael Merchant) in atto masturbatorio en plein air, dietro un cassonetto della spazzatura, dopo essere andato in bianco con Carrie. E proprio Freddy si rende attore della sequenza più irresistibile, quando crede di fare sesso con Carrie e sodomizza -in un contesto da pochade- il paffuto amico Jason (John Walsh), scambiandone i testicoli per il clitoride (!) e finendo per restare incastrato, in una surreale sequenza di enorme dilatazione (sic) temporale.
Merita di essere segnalata la presenza della scream queen Nicola Fiore (figlia d'arte e in arrivo dal mondo musicale), mentre chiudiamo dicendo che, trattandosi in fondo di uno zombi-movie, qui l'originalità si fa notare: perché indovinate dove occorre sparare ai redivivi per fermarli? Non al cervello, ovvio! In ultima sintesi, Porky's meets It follows, ovvero il contagio sessuale è all'origine di zombies sporcaccioni. Un film che, davvero, è (super)cult!
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