Regia di Giorgio Simonelli vedi scheda film
Seconda parodia western del duo Ciccio & Franco diretta da Simonelli che si avvale, più o meno, dello stesso cast tecnico de I Due Mafiosi nel Far West. Così ritroviamo Ciorciolini alla sceneggiatura, Fraticelli al montaggio, Carnimeo quale aiuto regista ed Edmondo Amati alla produzione. Fanno il loro ingresso invece i fratelli Balcàzar in veste di soci minoritari.
Rispetto a I Due Mafiosi nel Far West diminuisce l'azione e non ci sono più scene spettacolari (rimangono le risse al saloon e qualche pistolettata). Spariscono anche le scene ultra-demenziali sacrificate a benificio delle battute e della goffataggine dei due protagonisti. Confermati invece gli indiani per un western che sembra più una parodia di quelli hollywoodiani piuttosto che degli europei.
Il plot non cambia. Ancora una volta abbiamo due deficienti che finiscono, per peripezie non attribuibili alla loro volontà, per passare da eroi e sgominare un traditore nordista (il grande Fernando Sancho) e niente meno che il Generale Lee e il suo plotone sudista.
Immancabile il fascino (!?) con cui i due sapranno conquistare le bellocce di turno (tra le quali una Moira Orfei che si diletta in calci e pugni e qualche spacco generoso).
Tra le sequenze da antologia da citare la sequenza in cui Ciccio, davanti a un tavolo colmo di pietanze (che Franco infilza con la forchetta e mangia), racconta al generale Lee come i sudisti dovranno attaccare il forte nordista.
Tecnicamente inferiore al primo western diretto da Simonelli, ma meno demenziale e con una sceneggiatura più solida. 800 milioni circa di incasso. Ci si diverte.
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