Regia di Joon-ho Bong vedi scheda film
Dando per scontato che "Netflix" tira su di tutto (aggiungerei anche: ma meno male!), percorrendo a ritroso la carriera artistica del buon Ho Bong (diobong, che poetica!) dopo la folgorazione ricevuta senza preavviso dalla iper visione di "Parasite" (quest'anno Palma d'Oro, cosa che fa onore, come ogni tanto accade, ai Festivaloni in genere) mi sono imbattuto in questo Okja, filmetto buffo e gradevole, pieno di buoni sentimenti e di intenzioni anche migliori. Fermo restando che il nome "Okja" richiama un po' troppo la Nokia dei telefonini (Finlandia-Samsung: 1 a 1), che la ditta "MIrando" fa quasi rima con "Monsanto" (e qui ci siamo), e che non si capisce bene perchè un maiale, per quanto gigante, debba essere piuttoso l'incrocio fra un Labrador Retriever e il Pippo ippopotamo della pubblicità dei pannolini Lines di quando eravate (vamo) bambini (il buon Bong deve avere qualche fantasma in Italia, se spazia da Gianni Morandi-Mirando che cantava in "Parasite" ai pannolini Lines degli anni 60/70!), per il resto il film, oltre a divertire e commuovere, fa anche tornare, violentemente, la voglia di essere vegetariani.
Favole, naturalmente. Mi riferisco al mio smetterla con il prosciutto e le costine. Ma le favole fanno bene, e anche il buon Bong i film pare li faccia bene.
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