Trama
Mija è una giovane ragazza che deve rischiare il tutto per tutto per evitare che una potente multinazionale la separi per sempre dal suo migliore amico, un enorme animale di nome Okja.
Approfondimento
OKJA: UOMINI E ANIMALI
Diretto da Bong Joon Ho e sceneggiato dallo stesso con Jon Ronson, Okja racconta la storia della giovane Mija che per dieci idilliaci anni si è presa cura costantemente di Okja, grosso animale e suo grande amico, nella sua casa tra le montagne della Corea del Sud. La situazione però cambia quando la multinazionale Mirando Corporation prende l'animale e lo trasferisce a New York, dove il direttore della compagnia Lucy Mirando, ossessionata dall'immagine, ha in mente di usarlo per grandi progetti. Senza un particolare piano, Mija parte per una missione di salvataggio che ben presto si trasforma in un viaggio tra gruppi disparati di capitalisti, dimostranti e consumatori, tutti intenzionati a mettere le mani sul destino di Okja.
Con la direzione della fotografia di Darius Khondji, le scenografie di Ha-jun Lee e Kevin Thompson, i costumi di Choi Seyeon e Catherine George, e gli effetti speciali supervisionati da Erik-Jan De Boer, Okja mischia generi, umorismo e dramma, per raccontare una vicenda che parte dal più comunissimo dei legami tra uomo e animale per trasformarsi in riflessione su un mondo che incita a far uscire l'animale che è nascosto all'interno di ogni uomo. A raccontare cosa lo ha ispirato è lo stesso regista: "Ero a Seoul quando un giorno ho visto un animale molto interessante per strada. Era enorme ma mi sembrava timido e introverso. Aveva anche un volto abbastanza carino. In quel preciso momento, ho pensato di farne un film: ecco com'è nato Okja. Mentre giravo Snowpiercer, ho cominciato a pensare alla sceneggiatura e ho fatto degli schizzi per la protagonista e il suo strano animale. Okja, in definitiva, non è altro che una storia sul rapporto tra gli animali e gli esseri umani. Tutti i miei film hanno storie diverse perché mi piace esplorare nuovi mondi: Okja è il mio primo film con una storia vista dalla prospettiva di una ragazzina. In molti sostengono che nelle mie opere c'è sempre un filo conduttore: la ricerca. In Mother c'è la ricerca di un assassino, in The Host di una figlia e in Snowpiercer del motore del treno e del suo creatore. In Okja c'è invece la ricerca di Mija di Okja, il suo miglior amico. Cresciuta tra le montagne, Mija non ha mai visto la città e non ha mai conosciuto il mondo del reale: è il simbolo della purezza. Ma per cercare il suo migliore amico sarà costretta a sporcarsi".
Il cast
A dirigere Okja è il regista e sceneggiatore sudcoreano Bong Joon Ho. Considerato come uno dei più interessanti registi d'Oriente grazie a quattro film che hanno catturato l'attenzione della critica (Barking Dogs Never Bite, Memories of Murder, The Host e Mother), il regista si è affermato a livello mondiale… Vedi tutto
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Commenti (7) vedi tutti
Sto regista fa solo film di merda. Noia che tanto piace ai comunisti finti intelletualoidi
commento di arcarsenal79Film-denuncia sul mondo dell'industria produttrice di carne che incarna gli effetti più drammatici e selvaggi del capitalismo moderno. I nazivegani non c'entrano niente.
commento di CineNihilistFavola ecologista a base di maiale-elefante transgenico che dimostra un cuore ed un carattere tali da renderlo inimmaginabile come animale sacrificale, pietanza da macello per sfamare una umanità senza risorse. Dinamico, ironico, girato con la perizia che riconosciamo come dote strategica del gran cineasta di The Host.
leggi la recensione completa di alan smitheeUna favoletta di stampo ecologista,ne ho letto bene,ma e' lungo e a tratti noioso...insomma non mi e' piaciuto....Netflix comincia un po' a stancarmi...
commento di ezioNon so se in "quella" specifica inquadratura del film Okja sta effettivamente parlando a Mija o se invece si limita a respirarle addosso, ma quella scena “segreta” è di per sé magnifica.
leggi la recensione completa di mcksperiamo che quest'ultima fatica del grande Bong Joon Ho riesca perlomeno a produrre qualche ripensamento nei consumatori di carne, perché il film è invero piuttosto bruttino e iper-naif. l'uso di musica balcanica per sonorizzare la lunga sequenza dell'inseguimento è una scelta molto ma molto cheap.
commento di giovenostaJoon-Ho Bong non resiste al richiamo delle 'sirene' di Netflix. Produce una favola ecologista ma con 'le ali tarpate' e non può che risultare sottotono.
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