Regia di Sergio Citti vedi scheda film
Ci sono film dall'ORIGINALITA' talmente fuori da ogni schema da rimanere impressi in ogni tipo d'immaginario,pezzi di "piccolo cinema" ,artigianale,ruspante e naif,invidiabili da chi il cinema pensa di capirlo o si eleva al di sopra di ogni intelletto o sospetto.CASOTTO rientra in questa categoria,un "filmetto" ammaliante e coinvolgente,un modus-cinematografico di quelli rari che non scende a compromessi e rimane fermo come un ICONA storica,stagliato nello status di CULT per l'enorme fascino "antiborghese" di cui è intriso.Sergio Citti prima di divenire "regista" era stato sceneggiatore e curatore di dialoghi nei film e romanzi di Pier Paolo Pasolini.Accattone,Mamma Roma,Brutti,sporchi e cattivi,....ma anche opere controverse come Salo', in ognuno di questi pezzi d'arte,c'era lui: il buon Sergio,borgataro DOC che piu' "romano de ROMA nun se po'",il suo esordio registico avviene nel 1970 con OSTIA sotto la guida del suo mentore Pasolini.Il cinema di Citti è di una forte componente proletaria e populista,la sua opera non è condivisibile con i canoni borghesi,ma si eleva ad altri livelli,entrando in storie,luoghi,facce e situazioni del suburbio romano.E' molto significativo l'approccio metafisico di Citti nei suoi film,i personaggi sono intrisi di aure angeliche e surreali,non hanno psicologie approfondite,ma sono ICONE plebee,prettamente dal tocco "antiborghese",vis "Pasoliniane" converrebbe dire,dato la forte ombra del maestro friulano sull'opera "Cittiana".CASOTTO è un film semplice nel racconto e nella forma,una cabina del litorale romano,di quelle dove ci "se spoglia";"se magna" e "se fa l'ammore",diventa luogo di aggregazione di un umanita' variegata.Ci sono i borgatari,la famigliola romana,soldati culturisti,fidanzatini attempati,un crogiuolo di gustosa "plebaglia" vivente in un unico spazio.Sceneggiato da Citti e Cerami è la rappresentazione mutevole del populismo italico,di estrazione medio-bassa,un gustoso e dettagliato ritratto post-Pasolini,che sarebbe senz'altro piaciuto al poeta.C'è molto di lui in questo film,dalle nudita' maschili e femminili,una nudita' francescana e innocente ,mai volgare,molto "naturalistica".Girato con scarni mezzi,è un ottimo film corale,di cui l'unico protagonista è la cabina balneare,con uno stilema "voyeuristico" incarnato dall'ICONA di Ninetto Davoli.CASOTTO è un opera da rivalutare al 100 per cento,per il suo essere "sui generis" e mai compiacente con le logiche del cinema "snob",un pezzo italico simpatico e gaudente,di quello da domenica al mare di una volta.Citti è stato abile nel miscelare un cast eterogeneo di primo livello:Proietti,Franco Citti,Stoppa,Tognazzi e Melato, e dulcis in fundo una giovanissima Jodie Foster inedita nel suo slang romanesco.Un film piu' unico che raro,di cui mi sono innamorato dal primo istante,per un cinema AUTORIALE dal tocco personale e borgataro di chi il popolo lo conosceva davvero.....una miscela di comicita',antropologia e sociologia tutta insieme in una piccola cabina balneare......
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