Regia di Luis Buñuel vedi scheda film
Bunuel si immerge nella più normale ordinarietà di un triangolo borghese, ma ordinario nella apparenza del tratto stilistico, così pacato, lineare, non sguaiato. A sua volta però la pacatezza si rivela travestita, perché lontana dalla dolcezza (ancora, la dolcezza tra Rey e la Deneuve è in realtà aguzza, morbosa, egoistica, fino al ribaltamento dei ruoli).
La metamorfosi della Deneuve ha il suo cardine nella perdita di una gamba, fatale perdita della bontà di una volta: la cancrena si è diffusa nell'anima di Tristana, malattia che per il possessivo Don Lope sarebbe dovuta essere l'evento ristabilizzante della coppia. Ancora solo apparenze, e l'inganno avrà l'ultima parola. 8
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