La giovane Tristana, rimasta orfana, viene affidata all'anziano tutore libertino Don Lope di cui ben presto diventa l'amante. Quando, però, conosce Orazio, un pittore, Tristana se ne va con lui. Due anni più tardi, ammalata, tanto che le devono amputare una gamba, la donna torna da don Lope e lo sposa. Ma quando l'uomo è colto da una crisi cardiaca mortale, Tristana non fa nulla per soccorrerlo.Un compendio dei temi classici nell'opera di Buñuel: l l'inestricabile groviglio fra il male e il bene nella debolezza della natura umana, l'inutilità di una scelta tra i due opposti poli, la feroce satira del perbenismo. Con impeccabile eleganza.
A Toledo – anziché a Madrid, come nel romanzo omonimo di Benito Pérez Galdós (1892), cui molto liberamente Buñuel si ispira – si svolge la vicenda narrata dal film.
Opera spietata che rifugge ogni consolazione, dove ogni personaggio è a suo modo ambivalente ed amorale, stilisticamente impreziosita da tocchi del surrealismo buñueliano, nonché carica di erotismo morboso con accenni incestuosi.
Dura condanna dell’ipocrisia borghese e del perbenismo cattolico, il film racconta in maniera spietata ed esemplare, una storia di corruzione e prevaricazione, che è anche un saggio sulla misoginia (e sul feticismo), con cui Buñuel sembra voler chiudere da par suo un’ideale trilogia sul tema, dopo Diario di una cameriera e Bella di giorno.
il mio nick la dice lunga per cui non posso nascondere che amo bunuel e trovo questo film strepitoso superiore a quello che è considerato il suo top: il fascino discreto della borghesia. la faccio breve anche io anche perchè è obbligato essere laconici. un film veramente spietato come dice luca826!
Girato nel 1970, nonostante ne avesse da tempo in animo il progetto, il regista ricostruisce una Toledo degli anni venti, nella quale convivono gli splendori del passato (ora colto in tutta la sua decadenza), e la miseria di un presente in cui sembrano esistere solo ricordi e modelli di comportamento a loro volta decrepiti e consunti.
La fortezza che protegge la bella città sul… leggi tutto
Il racconto di un rapporto difficile, di due vite strette dalla furia di una perversione sadomasochistica incolmabile. Deneuve e Rey ad alti livelli, Bunuel si impegna nella descrizione delle psicologie dei personaggi ancor prima e meglio che in quella dei fatti concreti (in verità abbastanza esigui come quantità e ben ordinati logicamente, a dispetto dell'usuale narrazione delirante-surreale… leggi tutto
Secondo e ultimo lungometraggio realizzato nella natia Spagna dal genio Luis Bunuel, trasferitosi in Messico per motivi politici, "Tristana" fu realizzato a distanza di alcuni anni dall'enorme scandalo di "Viridiana", ma stavolta la censura franchista ci andò cauta e il regista dovette contenersi nelle sue abituali provocazioni, anche se il racconto resta fra i suoi più acidi e…
Ovvero dell'amicizia e della collaborazione fra un grande regista e Jean-Claude Carrière, lo sceneggiatore, che Louis Buñuel mai sostituì dopo il definitivo ritorno a Parigi. Era stato il…
Girato nel 1970, nonostante ne avesse da tempo in animo il progetto, il regista ricostruisce una Toledo degli anni venti, nella quale convivono gli splendori del passato (ora colto in tutta la sua decadenza), e la miseria di un presente in cui sembrano esistere solo ricordi e modelli di comportamento a loro volta decrepiti e consunti.
La fortezza che protegge la bella città sul…
Cari amici lontani e vicini:Inginocchiamoci tutti per fermare il razzismo!Io l'ho fatto, anche se sinceramente a me risulta facile,dopo l'episodio di razzismo che,come dicevo non ricordo dove, ho subito sulla mia…
Non è una classifica di merito. Non credo alle classifiche nel mondo dell'arte. Ritengo, tuttavia, che possano essere un buon pretesto per parlare di cinema. Tutti i film sotto elencati hanno, ai miei occhi, il…
Alla morte della madre, la giovane Tristana viene affidata al tutore Don Lope, hidalgo della Toledo anni '20, da una parte fervente tradizionalista che crede nei codici arcaici dell'onore e del duello, ma dall'altra libertino in materia sessuale, anticlericale e per certi aspetti perfino anarchico (indica ai poliziotti che inseguono un ladruncolo la direzione sbagliata perché ritiene…
Di seguito i Film (ordinati per anno di uscita) visti nel mese di Gennaio.
Serie TV concluse:
- 3a That's 70 show;
- 1a Il Metodo Kominsky;
- 1a Escape at Dannemora.
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
Con riferimento alla playlist pubblicata da harendt, io trovo che fra i titoli che meriterebbero maggiore visibilità ce ne sono tanti che magari non hanno moltissimi voti ma che -proprio per questo-…
Questi sono i film che amo; non sempre sono i più belli (anche se brutti non sono) ma sono quelli per me più importanti; qualcuno di essi è legato a momenti lieti o dolorosi della…
Al di là di tutte le derivazioni di tipo sessuale/sentimentale, quello dell'atto mancato è il topos freudiano più rappresentato al cinema. Quell'energia inconscia che fa compiere un gesto in…
E' un film rigoroso e asciutto, che procede senza strappi, inesorabile, verso un finale che mi ha lasciato un po' sospeso e confuso. I due personaggi principali sono piuttosto complessi. Don Lope è da una parte ultratradizionalista: onore, duelli, abbigliamento distinto, frequentazioni di un certo tipo, modi raffinati. Dall'altra è un libertino senza fede e senza morale, specie quanto alle…
Una storia rigida che ci porta in via drammatica ad una vendetta senza tregua contro l’abuso dell’innocenza. Bunuel sceglie di nuovo la Deneuve, costruendole un bel ruolo a tutto tondo, che si adatta alle sue corde ed al suo fisico in maniera forte e determinante. Una severa messa in scena che però non trascura il racconto anche dal punto vista classico, ma…
Spesso libertà e identità sono termini antitetici, e ciò è più che mai vero nel contesto patriarcale ritratto da Buñuel nei film del suo ciclo messicano: moglie, sorella, amante, madre o figlia, fanciulla innocente o donna navigata sono le tipologie in cui un certo tipo di società ama suddividere l’universo femminile. Eppure le sue esponenti…
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Commenti (7) vedi tutti
A Toledo – anziché a Madrid, come nel romanzo omonimo di Benito Pérez Galdós (1892), cui molto liberamente Buñuel si ispira – si svolge la vicenda narrata dal film.
leggi la recensione completa di laulillaInteressante, ma le donne chi le capisce, come al solito... 7
commento di BradyOpera spietata che rifugge ogni consolazione, dove ogni personaggio è a suo modo ambivalente ed amorale, stilisticamente impreziosita da tocchi del surrealismo buñueliano, nonché carica di erotismo morboso con accenni incestuosi.
leggi la recensione completa di port crosDura condanna dell’ipocrisia borghese e del perbenismo cattolico, il film racconta in maniera spietata ed esemplare, una storia di corruzione e prevaricazione, che è anche un saggio sulla misoginia (e sul feticismo), con cui Buñuel sembra voler chiudere da par suo un’ideale trilogia sul tema, dopo Diario di una cameriera e Bella di giorno.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792il mio nick la dice lunga per cui non posso nascondere che amo bunuel e trovo questo film strepitoso superiore a quello che è considerato il suo top: il fascino discreto della borghesia. la faccio breve anche io anche perchè è obbligato essere laconici. un film veramente spietato come dice luca826!
commento di angelosterminatoreVoto 8,5 Spietato
commento di luca826Mi sembrano secoli che non lo rivedo, un film di Bunuel, uno dei miei numi tutelari di sempre. Tristana è uno dei suoi capolavori.
commento di michii