Regia di Franco Nucci vedi scheda film
Franco Nucci fu, negli anni '70, una delle tante meteore che attraversarono il cielo torbido della commedia erotica; con un trascorso da documentarista - i cui lavori sono passati praticamente inosservati - approda al cinema 'a soggetto' con un'opera piuttosto discutibile (per i contenuti effettivi e per la morale sottesa), cioè Il giudice e la minorenne (1974). Certamente più leggero, ma egualmente tirato via e colmo di scenette sexy in linea con le richieste contemporanee del pubblico, arriva due anni dopo Stangata in famiglia, nel quale perlomeno recitano tre nomi accettabili come quelli di Piero Mazzarella (attore piemontese di formazione teatrale che in quegli anni non si negò alcune partecipazioni a lavorucci e lavoracci di simile stampo), Lino Banfi (che stava godendo di un buon periodo di notorietà, dopo un'infinita gavetta, ed era invece ben avvezzo alla commedia frivola) e Marisa Merlini (che visse una seconda giovinezza artistica in questi anni, aderendo senza particolari remore al genere sexy-demenziale). Ci sono anche la grazie di Femi Benussi e Isabella Biagini, nonchè una particina per la futura annunciatrice tv Gabriella Golia; sceneggiatura di Nucci e Ciro Boglioni da un soggetto dello stesso regista; musiche - nemmeno disprezzabili, per il tipo di prodotto - dei fratelli Mino e Franco Reitano. Qualsiasi accenno di critica sociale, in un impianto così blando e mal realizzato, svanisce immediatamente, come d'altronde già accadeva per il precedente Il giudice e la minorenne. 1,5/10.
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