Una sera tre teppisti entrano in casa dell'architetto Paul Kersey, uccidono sua moglie e violentano la figlia che finisce in manicomio. A quel punto, abbandonato anche il lavoro, Paul comincia a pensare di farsi giustizia da solo. La sua nuova attività di giustiziere privato ha un successo strepitoso. La gente comune parteggia per lui e gli stessi criminali cominciano a temerlo. Poi un poliziotto più testardo di altri scopre la sua identità e lo convince a smettere.
Note
Non è così brutto come si pensa normalmente, e comunque non così brutto come i suoi sequel. Winner è bravo nelle sequenze d'azione e Bronson non è male, quando non esagera. Musiche di Herbie Hancock.
Rivedere questo film mi ha fatto lo stesso effetto di quando avevo 32 anni: dopo quindici minuti l'aggressione subita dalla moglie e dalla figlia di Bronson mi riempie di rabbia e mi fa immedesimare completamente in lui. Che cosa farei al suo posto? Probabilmente nulla ma quando entra in azione ....non mi spiace proprio che prema il grilletto.
Solita storia di giustizieri e vendette personali in salsa americana, condita con la solita morale da sceriffo. Assurto a cult per molti versi immeritatamente.
Il primo e l'unico veramente bello della serie. Certo, fa discretamente sorridere il fatto che Paul Kersey sia una calamita (e poi anche una calamità) per gentaglia di ogni risma: chissà perché attira farabutti come mosche, e qui sta una piccola debolezza e forzatura del film.
E' il film che ha dato vita al rape and revange (stupro e vendetta). Qui Bronson (grande) uccide tutta la feccia che si ritrova. Brutale lo stupro iniziale ma troppo prevedbile nel resto; per giunta l'azione si ha in pochi momenti
Il forte contrasto tra un esotica spiaggia e la metropoli newyorkese è già una dichiarazioni di intenti, il passaggio da un paradiso terrestre patinato, utopico nella sua bellezza da cartolina illustrata e i rumori invadenti, il traffico, gli spazi angusti della città, un incipit che racconta molto del film diretto da Michael Winner.
Paul Kersey (Bronson), ingegnere… leggi tutto
UN OTTIMO CHARLES BRONSON IN UN FILM CHE HA ANCORA OGGI GRANDE SUCCESSO
Tratto dall'omonimo romanzo di Brian Garfield, Il giustiziere della notte ha assunto nel corso degli anni l'aura di titolo cult. Incipit di una lunga serie di sequel e paradigma di svariati film incentrati sulla vendetta privata, la pellicola di Michael Winner consacra inoltre Charles Bronson nel suo ruolo… leggi tutto
Architetto di discreto successo, Paul Kersey è un signore per bene, anche piuttosto moderato nelle opinioni: quando tre marrani che si comportano da mentecatti gli entrano in casa , uccidono sua moglie di botte e violano la figlia, l'uomo si trasforma, dopo un viaggio in Arizona, in un vigilante non autorizzato, che si aggira per le strade notturne di New York a far fuori più delinquenti… leggi tutto
L'ingegnere edile Paul Kersey sembra avere tutto ciò che un uomo possa sognare; un'occupazione che ne valorizza la professionalità, una bella ed ancora innamorata moglie, Joanna, una figlia affezionata, Carol; vive con la famiglia in un appartamento lussuoso di New York; il suo stato di grazia viene interrotto bruscamente da una violenta aggressione subita in casa dalle familiari,…
Altri sei film di cui avrei voluto scrivere una recensione ma una volta concluso il "commento breve" mi sento frenato e rinuncio.
Non me ne so spiegare il motivo ma forse questo…
specie di noir narrante la storia di un architetto a cui delle specie di iene sembrano avergli
dunque sterminato in modo deplorevole le
persone care, per far fronte alle difficoltà giornaliere assume il comportamento simile al combattente del vietnam private nonchè armato a puntino affronta come un distinto signore armato di mitra affronterebbe il animale, mettendosi per non…
A Charles Bronson volevamo bene, vuoi per aver fatto parte di quei Magnifici sette entrati nella leggenda, vuoi per il suo baffo indimenticabile e quell'aria da duro dal cuore buono, ma - diciamocelo - come attore era una vera chiavica. Sono film come questo a dimostrarlo, laddove gli venga richiesta un minimo di espressività, salta tutto e il personaggio perde efficacia. Il giustiziere…
UN OTTIMO CHARLES BRONSON IN UN FILM CHE HA ANCORA OGGI GRANDE SUCCESSO
Tratto dall'omonimo romanzo di Brian Garfield, Il giustiziere della notte ha assunto nel corso degli anni l'aura di titolo cult. Incipit di una lunga serie di sequel e paradigma di svariati film incentrati sulla vendetta privata, la pellicola di Michael Winner consacra inoltre Charles Bronson nel suo ruolo…
Mark e Karen sono i futuri genitori di Heather. Bobby il suo futuro rapitore, violentatore e assassino (o marito amorevole). Le loro storie procedono indipendenti e parallele, sino a quando quella lontanissima…
A Charles Bronson ammazzano la moglie e violentano la figlia. Poi, sempre con quella sua aria impassibile, inizia a sparare ai delinquenti per le strade e diventa l'idolo della folla.
Dopo una partenza sprint, il film diventa subito fiacco e tremendamente ripetitivo. Negli anni '70 poteva scioccare, oggi è solo datato. Bronson è espressivo quanto un muro.
Gli uccidono moglie e figlia e un tranquillo cittadino americano, si trasforma in uno spietato giustiziere.Non concordo con la nota di redazione,Charles Bronson con la sua fisionomia scolpita,con la sua flemma,la sua postura,il suo incedere, all'epoca interpretò e inventò un personaggio particolarissimo, divenuto leggendario nel panorama cinematografico degli…
Il forte contrasto tra un esotica spiaggia e la metropoli newyorkese è già una dichiarazioni di intenti, il passaggio da un paradiso terrestre patinato, utopico nella sua bellezza da cartolina illustrata e i rumori invadenti, il traffico, gli spazi angusti della città, un incipit che racconta molto del film diretto da Michael Winner.
Paul Kersey (Bronson), ingegnere…
Forse è ingiusta l'accusa di "film fascista". Certamente una tesi reazionaria c'è (l'uomo perbene e progressista che diventa giustiziere), ma il tutto è abbastanza ambiguo ed alla fine la figura del giustiziere non è vista neanche troppo in termini positivi, in quanto la ripetitività e la gratuità di certi suoi omicidi sono anche velatamente…
Eroi dall'anima sporca, criminali dal cuore tenero, perdenti nati, pessimi soggetti e tutti coloro che si distinguono dall'eroe classico, puro, virtuoso e pieno di qualità.
Perchè andiamo al cinema? ... Perché ci crogioliamo sul nostro divano per vederci un bel Home Video? ... Ci sono mille motivi! Il cinema fa sognare, ma si gusta, si riesce a interpretare perchè il…
Difficile stabilire se nella scelta finale della polizia, che - analizzate le statistiche da cui risulta che per l'azione del giustiziere è crollato il tasso di criminalità a New York ma si è anche creato un pericoloso fenomeno di emulazione - decide di non arrestare il cittadino Kersey siano ravvisabili le caratteristiche del fascismo. Forse, analizzando bene i fenomeni, non è così,…
Paul Kersey (Bronson), ingegnere progettista presso una società immobiliare di New York, rimane vedovo dopo che alcuni balordi gli hanno ucciso l'adorata moglie durante un'irruzione in casa. Si rivolge alla polizia, che gli dà scarse speranze di mettere le mani sugli assassini e così decide di farsi giustizia da solo mandando al creatore tutti i ladri e i rapinatori che gli capitano a…
L'argomento mi è venuto alla mente guardando sere fa Oscar insanguinato: una persona che un'ingiustizia subita (vera o falsa che sia), decida di vendicarsi serialmente. Mi pareva di avere alla mente milioni di…
Il cittadino (sia pure il poliziotto) che si fa giustizia da sé, visti i limiti (lacci e lacciuoli) che la giustizia tradizionale pone a chi vorrebbe una rapida punizione dei colpevoli, è argomento che si…
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Commenti (8) vedi tutti
Rivedere questo film mi ha fatto lo stesso effetto di quando avevo 32 anni: dopo quindici minuti l'aggressione subita dalla moglie e dalla figlia di Bronson mi riempie di rabbia e mi fa immedesimare completamente in lui. Che cosa farei al suo posto? Probabilmente nulla ma quando entra in azione ....non mi spiace proprio che prema il grilletto.
commento di cherubinoSolita storia di giustizieri e vendette personali in salsa americana, condita con la solita morale da sceriffo. Assurto a cult per molti versi immeritatamente.
leggi la recensione completa di alfatocoferolonon male ,si lascia vedere,regia robusta e Bronson indimenticabile.Voto 7.
commento di ezioIl primo e l'unico veramente bello della serie. Certo, fa discretamente sorridere il fatto che Paul Kersey sia una calamita (e poi anche una calamità) per gentaglia di ogni risma: chissà perché attira farabutti come mosche, e qui sta una piccola debolezza e forzatura del film.
commento di moviemanUN OTTIMO CHARLES BRONSON IN UN FILM CHE HA ANCORA OGGI GRANDE SUCCESSO
leggi la recensione completa di antonio de curtisNegli anni '70 poteva scioccare, oggi è solo datato.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiThriller di giustizia e vendetta.Primo di una lunga serie di sequel
leggi la recensione completa di Furetto60E' il film che ha dato vita al rape and revange (stupro e vendetta). Qui Bronson (grande) uccide tutta la feccia che si ritrova. Brutale lo stupro iniziale ma troppo prevedbile nel resto; per giunta l'azione si ha in pochi momenti
commento di XANDER