Regia di Gillo Pontecorvo vedi scheda film
VOTO 10/10 Film storico-politico girato a ridosso dei fatti, rievoca le varie fasi del movimento di liberazione algerino dal colonialismo francese in maniera semi-documentaristica. Come rievocazione mi sembra molto attendibile, scrupolosa e intelligente: Pontecorvo non cade mai nel semplicismo o nella propaganda più scontata (anche se le sue simpatie, inevitabilmente, vanno ai leader dell'FLN e alla loro causa) e sa ritrarre in maniera verosimile le ragioni degli algerini e quelle degli occupanti, che non sono dei "cattivi" stereotipati, come ha detto qualcuno, anche grazie all'inserimento indovinato della figura del colonnello Mathieu, il comandante dei parà francesi dal carattere fiero e leale che in qualche modo adombra il vero comandante Jacques Massu. Lo stile registico trae il meglio dalla lezione neorealista, soprattutto nella direzione degli interpreti non-professionisti, ma sa anche conferire il giusto ritmo alla vicenda, con molte sequenze che hanno la suspense di un thriller (ammirevole a questo proposito la lunga scena con i tre attentati condotti in parallelo da tre diverse donne, che ci mostra in dettaglio anche le conseguenze devastanti in termini di morti di questi attentati terroristici). Film vigoroso, con sequenze trascinanti (la rivolta finale è paragonabile per efficacia e soffio epico alla scena della scalinata di Odessa nella Corazzata Potemkin) e altre terrificanti (le torture dei militari francesi sui prigionieri politici, rese senza alcun compiacimento effettistico), rimane un'opera incredibilmente attuale ed è una pietra miliare del cinema politico contemporaneo, che nel 2003 fu proiettata al Pentagono come un'utile illustrazione dei problemi affrontati dalle forze militari statunitensi durante la guerra in Iraq.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta