Regia di Jeannot Szwarc vedi scheda film
Probabilmente la regia del secondo "Squalo" fu affidata a Jeannot Szwarc, dopo la defaillance di John Hancock, per via di questo "Bug", film di fantascienza che diviene via via che scorre sempre di più un horror in cui la componente dell'animale che minaccia l'Uomo la fa da padrona. E forse questo stesso film diretto dal quasi esordiente francese (aveva diretto in precedenza un tv-movie della serie con Tony Musante "Toma") ha in parte ispirato un episodio del romeriano "Creepshow",quello finale in cui lo scienziato viene divorato dagli scarafaggi che lo ossessionano. Benchè ci sia una bella sequenza d'apertura(quella della chiesa,con notevoli movimenti della macchina da presa) e il tema della passione scientifica che diviene un'insana ossessione venga ben reso dal protagonista Bradford Dillman, il film comincia ad avvitarsi su se stesso da metà racconto in poi,concludendosi in una prevedibile semicatastrofe finale, che suggerisce un'origine quasi demoniaca degli insetti che emanano fiamme. La regia,dopo un buon spunto iniziale,fatica a reggere il timone della narrazione, e si dilunga spesso in un montare della suspence che,come accade anche per le chiare d'uovo, sciupa l'effetto finale:invece di tenere in tensione lo spettatore più spesso lo annoia. E dire che c'è una buona idea di fondo.
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