Regia di Carlo Ludovico Bragaglia vedi scheda film
Una cameriera esce la sera, di nascosto dal fidanzato, indossando un gioiello 'preso in prestito' alla sua padrona di casa. Quando il prezioso viene sottratto, la padrona scopre il 'prestito' e va su tutte le furie; la ragazza però non può confessare dove si trovasse la sera precedente. Con la complicità di alcune amiche e colleghe, prende perciò a fare indagini personalmente.
Pur trattandosi di un prodottino minore del cinema nostrano dell'epoca, Le cameriere ha ancora più di un'attrattiva per il pubblico odierno: al di là dell'effetto nostalgia e degli ottimi nomi nel cast, vanno rilevati sia l'intreccio variopinto e sufficientemente solido, che la buonissima fattura del lavoro. Una pellicola a tutti gli effetti ben godibile ancora oggi, con una Giovanna Ralli protagonista dall'impatto positivo e una salva di coprotagonisti e comprimari di tutto rispetto: Tiberio Murgia, Carlo Romano, Valeria Moriconi, Andrea Checchi, Aroldo Tieri, Marina Malfatti, Carlo Giuffré, Xenia Valderi e soprattutto Ugo Tognazzi, relegato nell'ultimo quarto d'ora del film in un ruolino leggero, ma determinante per l'economia della trama. La sceneggiatura è firmata da Sandro Continenza, Gianni Puccini e Carlo Romano, con l'aggiunta della firma di Dino Verde per il soggetto; quanto al regista, Carlo Ludovico Bragaglia aveva ai tempi già una notevole esperienza in prodotti di tale stampo e a tutti gli effetti si vede bene. Ritmo piacevolissimo, interpreti efficaci, artigianato di valore. 4,5/10.
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