Regia di John G. Avildsen vedi scheda film
John G. Avildsen, nel 1984, filma il suo "RODKY" per adolescenti, cambiando il pugilato con il karate e Sylvester Stallone con l'allora 23enne Ralph Macchio. Il tutto condito da filosofie zen dettate da Noriuki "Pat" Monita, l'ex-Arnold di "HAPPY DAYS", qui nel ruolo del maestro Miyagi, dalla bellezza di Elisabeth Shue e dalle crudeli regole impartite da Martin Kove, il sensei dei "Cobra Khay", dove s'insegna la violenza e non la filosofia del karate. Un bel film per adolescenti e non, con scene e battute passate alla storia, come "Dai la cera, togli la cera".
California, anni'80. Il giovane Daniel la Russo e sua madre si trasferiscono in provincia. Mentre la madre è entusiasta, Daniel cerca di integrarsi frequentando la ricca Ely, ex-fidanzata di Johnny Lawrence, un patito del karate estremo. Subito nasce fra Danny e Johnny un attrito che degenera in rissa. Per salvarsi da questo bulletto, Daniel può solo contare sull'aiuto di Miyagi, un vecchio giapponese che fa il tuttofare nel condomio dove abitano il ragazzo e sua madre e che conosce il karate....
Molto bella, sopratutto i flauti usati da Bill Conti, che rammentano davvero il Giappone.
Forse, avrei cercato di rendere gli incontri più vivaci combattivi.
Credibile come cattivo.
Bella e brava.
Vera rivelazione del film. Prima di "KARATE KID", era soo un caratterista tv.
Forse, dopo "I RAGAZZI DELLA 56MA STRADA", il suo ruolo più importante. Croce e delizia della giovane star hollywoodiana anni'80.
Bravo.
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