Regia di Guido Brignone vedi scheda film
Sarà che tutto il cinema in bianco e nero, quando è ben fotografato, mi seduce, a me questo film è piaciuto. Un dramma lineare, la Pampanini fa la fatalona ammazzafamiglie (ma finirà male) Gabin quello che 'ma figurati che lei riesce a sedurre uno così' (e invece, devo dire con una mia certa sorpresa, lui cede di colpo, cioè manca un passaggio recitativo; ma di sicuro è voluto, però non mi ha convinto) la vicenda prende una brutta piega e, nel finale, capiamo come mai a guidare la macchina, nel film, è la moglie e non il marito (all'epoca davvero una singolare stranezza) perchè poi deve fare la scena drammatica finale in cui lei scippa l'amante al marito che sta per abbandonarla e se la porta in una folle corsa che finisce in un dirupo, dal quale uscirà viva solo la Carla Del Poggio, a ricostituire 'o presepe'. Con grande sollievo della platea femminile e malcelato scorno di quella maschile, che avrà lasciato la sala del cinema pensando "Porca miseria, sta Pampanini che je farei. Però, pure la moje, mica male. Beato lui! A chi troppo a chi niente.." rientrando a casa mestamente, accanto alla moglie cicciona e un pò baffuta, come a quei tempi ruspanti succedeva.
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