Regia di Giorgio Simonelli vedi scheda film
Film tipico di quel periodo, che segue il discreto successo del Giorno in pretura e bissa il titolo di Accadde al penitenziario, tutti lavori dalla medesima struttura. Episodi che si intrecciano attorno ad un personaggio fondamentale (il pretore De Filippo, il secondino Fabrizi, qui il commissario Taranto, pure bravo) ed una sfilza di caratteristi più o meno celebri ad interpretare le varie particine (tranne Taranto nessuno rimane in scena più di qualche minuto). Ci sono Lucia Bosè, Sordi, Walter Chiari e altri nomi meno famosi. Le idee non sono brillantissime, ma nel complesso è un lavoro dignitoso ricavato da una serie di spunti non omogenei.
Una giornata nella vita di un commissario di polizia napoletano a Roma. Davanti a lui sfila la più varia umanità: due ladruncoli, una coppia di adulteri, una compagnia teatrale truffata dall'impresario, un venditore di bolle di sapone che va in giro con la gonna, un ladro che si costituisce confidando nell'amnistia che il senato sta per approvare e infine un uomo a cui una madre ha momentaneamente affidato il proprio bambino, per poi fuggire. La giornata si chiude con il ritrovamento della madre.
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