Regia di Fernando Di Leo vedi scheda film
Tratto da un racconto di Scerbanenco, "Milano Calibro 9" è probabilmente il massimo capolavoro di Fernando Di Leo nonché uno dei migliori noir mai realizzati in Italia. Un film asciutto, rigoroso e dolente, con l'unico perdonabile difetto di qualche ingenua (e probabilmente inevitabile) concessione al clima ideologico dell'epoca. Ottimo il cast: splendida l'interpretazione di Gastone Moschin (probabilmente la sua migliore), cupa e sofferta come si conviene ad un antieroe funestato da un destino avverso, semplicemente strepitosa la prova di Mario Adorf (che qualche volta ruba la scena al protagonista) e indimenticabile l'interpretazione di Barbara Bouchet, diventata un'icona sexy proprio grazie al sensualissimo ruolo nel film di Di Leo (epocale la scena del balletto in bikini che ha apertamento ispirato quello di Salma Hayek in "Dal tramonto all'alba"). Ottima colonna sonora degli Osanna e splendido il tema iniziale di Luis Bacalov. Un film eccezionale, voto positivo.
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