Regia di Ken Russell vedi scheda film
Ammetto di non avere grande feeling con la filmografia del comunque grande Ken Russell e mi sono avvicinato a questo film con estrema circospezione.Ora si puo'dire di tutto di questo film tranne che è banale.Secondo me è riduttivo inquadralrlo come un mero biopic,in fondo degli aneddoti della vita di Valentino non ne vengono raccontati poi cosi'tanti anche se quelli che vengono raccontati(compresa la sfida di pugilato per affermare la propria virilita')bastano e avanzano.Secondo me l'interesse primario del regista in questo film non è la biografia di quello che comunque è stato un grandissimo artista dalle scelte magari non sempre condivisibili ma sicuramente con una personalita'di assoluto rispetto.Qui viene dipinta un epoca,quella del cinema muto,viene dipinto un mondo,viene descritto tutto quel brulicare che c'era a quel tempo intorno alla nostra tanto amata arte.E c'è lui...L'icona stilizzata Nureyev/Valentino che tutto domina col suo sguardo,col suo recitare in maniera cosi'fisica,con tutti i suoi eccessi.E,nonostante le iniziali giuste perplessita'di fronte a uno dei piu'grandi danzatori di tutti i tempi ma sicuramente attore con pedigree non all'altezza della sua fama in altro campo,si deve dare atto a Nureyev di aver vinto alla grande la sfida e a Russell di avere scoperto un talento cristallino.Quello che poi colpisce in questo film è la messa in scena fastosa,coloratissima,ai limiti del kitsch(e forse nelle sequenze del funerale il limite del kitsch si supera anche).Comunque un omaggio sincero a un grande artista niente affatto scontato e sicuramente da ricordare.....
un icona superba,stilizzata.Grande prova
ottima come al solito
non male
brava
la messa in scena è talmente fastosa da sfiorare il delirio
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