Regia di Ken Russell vedi scheda film
Un film meno "folle" del solito per Ken Russell, che però offre sempre un'opera di altissima qualità, specie nella fotografia, nei costumi e nelle scenografie, davvero eccellenti. Molto interessante anche la visione che Russell ha del suo "biografato", stimola senz'altro un approfondimento. Chissà se il mitico divo del muto era davvero un uomo così dolce e modesto, quasi capitato per caso in una specie di circo osceno, bersaglio della cattiveria, dell'invidia e del razzismo. Secondo la critica sul sito dell'Arcigay Milano, Valentino era "molto più spiritoso delle riletture che se ne fanno". Per quanto mi riguarda, posso dire questo: era un attore molto migliore di quanto non lo dipingano in questo film...
Mi è piaciuta molto.
Ovviamente divino quando balla (i miei numeri preferiti sono la danza del tour pubblicitario e il tango con Nijinski), sa interpretare molto bene la parte. Le uniche scene in cui mi è parso meno convincente sono state quelle più drammatiche, ad esempio il primo incontro con la Rambova. Oltre al nome, ha anche una certa somiglianza fisica col vero Valentino.
Ottima nei panni della falsissima Nazimova.
Bravissima e una gran bellezza.
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