Regia di Luis Buñuel vedi scheda film
Un ricco uomo messicano di mezza età (Ernesto Alonso), afflitto da un atroce senso di colpa che lo porta a credere di essere stato responsabile, da bambino, della morte della sua governante, tenta invano di uccidere quattro donne: tre di queste, però, periranno ugualmente per mano altrui. L'ultima sarà invece salvata dalla redenzione dell'uomo.
Tratto dall'omonimo romanzo di Rodolfo Usigli e sceneggiato da Buñuel e Ugarte Pages, questo "piccolo gioiello di humour nero" (Mereghetti) appartiene alla produzione più commerciale ma non per questo di livello inferiore del periodo messicano del regista. Il tocco di Buñuel si vede chiaramente nelle sequenze oniriche e nei tratti con cui caratterizza il protagonista, un inquietante, sardonico, perverso, impotente e probabile alter-ego del regista. Le musiche di Josè Perez sono di una bruttezza proverbiale.
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