Regia di Luis Buñuel vedi scheda film
Racconto allegorico di estrema potenza espressiva. La violenza e la morte integrano la vita in maniera tanto evidente ed inevitabile da apparire come un'incontrollabile e naturale parte di essa. La follia del protagonista è pura superstizione (e viceversa), tanto da 'guarire' al cospetto della giustizia terrena e dell'impotenza di essa di fronte alla malvagità delle intenzioni. Ritratto fosco e grottesco dell'umanità, carico di simboli (il 'doppio' nel manichino, la donna come oggetto della violenza) e diretto con maestria.
Un uomo è preda di un raptus omicida ogni volta che sente il motivo di un carillon. Puntualmente però i suoi istinti sono soffocati dall'improvvisa morte della sua designata vittima.
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